COG: SHARING SPACE
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25/07/2008Appena mi sono trovato per le mani il promozionale di questi austriaci Cog, pensavo di trovarmi davanti al solito disco di noisecore che va per la maggiore di questi tempi. Tanto mi suggeriva la cover, e mai fu più felice di essermi sbagliato. La band propone un alternative metal particolarissimo, con brani lunghi, dilatati, ricchi di melodia e di passaggi acustici, progressivi ma agli antipodi della noia (chè diciamoci la verità, io ad ascoltare un disco intero degli Opeth non ce la faccio; 'Sharing Space' non ho avuto problemi ad ascoltare due vole di seguito), e che, per quanto assurdo possa sembrare, ricordano in certi passaggi i gelidi Sigur Ros, pur ‘scaldati’ da una maggior elettricità e, soprattutto, da un sapore quasi blues/country nei passaggi acustici. L’intero disco è uno splendido affresco di metal/rock alternativo, che potrebbe davvero piacere sia al fan dei Tool che a quello dei già citati Sigur Ros, dove troviamo brani lunghi ed articolati, altri più contenuti ma sempre poetici… si ha a volte la sensazione che ‘manchi qualcosa’, ma è un fatto irrisorio di fronte alla potenza di un disco come 'Sharing Space'. Da avere.
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