CATHEDRAL: The Guessing Game
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08/04/2010Ladies and gentlemen, vi do il mio personale bentornato nell'eclettico, assurdo e stupefacente mondo dei Cathedral. Un gruppo che definire camaleontico è un puro eufemismo. Per festeggiare venti anni di onorata carriera Lee Dorrian e soci hanno deciso, come da copione, di aggiungere un nuovo capitolo alla loro continua evoluzione. La prima fondamentale novità è data dal fatto che, per la prima volta in vent'anni, i nostri demonietti inglesi hanno deciso di pubblicare un doppio CD. Ma la vera novità sta nel fatto che i due cd suonano in maniera diametralmente opposta: il primo è interamente dedicato alla sperimentazione più sfrenata ed assolutamente malata; nel secondo è possibile ritrovare il "classico" Cathedral sound, senza però mai cadere nello scontato e nel superfluo. Sin dalle prime note dell'intro strumentale "The Immaculate Misconception", l'ignaro ascoltatore sarà letteralmente avvinghiato in un vero e proprio tornado di Prog Rock, Folk, Doom e Psichedelia, grazie anche agli ottimi inserti di organo ed alle fenomenali sezioni orchestrali. Anche se è praticamente impossibile fare una selezione di brani in un capolavoro come questo, consiglio vivamente di ascoltare "Funeral Of Dreams", e le dannatamente settantiane "Painting In The Dark" e "Death Of An Anarchist". Chi è affamato di Doom potrà trovare piena soddisfazione nella seconda sezione di 'The Guessing Game', in particolare ascoltando la dirompente e massacrante "Casket Chasers" e le surreali, malsane ed altamente soffocanti e sulfuree "The Running Man" e "Requiem For The Voiceless", condite all'inverosimile da riff lenti ed oppressivi che riportano alla memoria i vecchi fasti della band. Per concludere posso solo ribadire che i Cathedral sono riusciti nuovamente a stupirci con un lavoro che, nonostante sia un insieme di generi musicali diametralmente diversi tra loro, trasuda freschezza ed immediatezza da ogni singola nota.
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