THE DREADNOUGHTS: Polka’s Not Dead
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05/10/2010Grandi. Assurdi. Divertenti. Unici. Il punk celtico folk sta riemergendo dopo un'epoca buia successiva al declino dei Pogues, Levellers oppure gli Stiff Little Fingers. I sei ragazzi canadesi si autocelebrano come il dopo The Real McKenzies, detentori storici del genere nella patria della foglia d'acero. A differenza dei fratelloni McKenzies, i Dreadnoughts sono un attimo più tecnici, a volte meno punk, a volte fin troppo cockney nel cantato. Nella loro estrazione ed attitudine è profonda la presenza di folk eurorpeo, più precisamente ungherese e polacco, molto sangue tzigano deve scorrere nelle loro vene. Avevo già sentito i loro primi due lavori con forse troppa sufficienza, li ricordavo per un loro pezzo che era il titolo più assurdo e spassoso mai sentito: "Mary, The One-Eyed Prostitute, Who Fought The Colossal Squid And Saved U" dell'album 'Legends Never Die' del 2008. Basta l'opener "Cider Road" per farvi ribaltare dalla sedia, uno schiaffo punk condito da fisarmonica e violino. La successiva semi-title track è uno sballo nel più puro spirito folk, un 2/4 mega-polka. Si prosegue con "Gintlemen's Club" la quale parte piano per poi raddoppiare furiosamente, in qualsiasi posto vi troviate pogherete con chi vi è vicino. "Goblin Humppa" si accosta ai cugini metal che rispondono al nome di Korpiklaani anche se qui siamo più baldanzosi e paradossalmente più tecnici ( e anche meno scontati e ripetitivi). Da segnalare tra le altre "Poutine": un gruppo che dedica una canzone al piatto tipico del Quebec, ovviamente cantata per una buona metà in francese, è totalmente instabile di mente. Insomma, questi ragazzotti fanno esaltare anche l'ascoltatore più scettico, mettono di buon'umore, si fanno apprezzare per la varietà del materiale qui proposto e per la voglia di non smettere di ascoltarli. Sono sempre in tour tra Europa e Canada, dalle sagre paesane agli open-air, da bettole di quarta categoria a club raffinati. Gli basta un palco e birra schifosa gratis e a volontà, il loro credo recita così. Gustatevi inoltre i nomi dei protagonisti nello spazio sopra. Sono dei pazzi. Ma proprio bravi.
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