IRON FIRE: METALMORPHOSIZED

Ecco arrivare anche i danesi Iron Fire al doppio traguardo del sesto album e dei dieci anni di attività, e questa celebrazione non poteva avvenire con un semplice greatest hits, vero? Per celebrare l'anniversario sono stati tirati fuori dai cassetti tutti gli inediti del periodo che va da 'On The Edge', del 2001, a 'Revenge', datato 2006, e sono stati risuonati con la formazione attuale aiutata da qualche recupero all'interno del corposo elenco di ex; e volete sapere una cosa? Ne è uscito davvero un grandissimo disco, 'Metalmorphosized', sicuramente il migliore all'interno della discografia della band! Pezzi davvero belli, che oggettivamente, anche non conoscendo quale fosse la loro forma originale, era davvero un peccato tenere da parte. Dodici pezzi, per lo più strutturati sotto forma di cavalcata power classica , per un power metal sporcato di metal classico davvero catchy, suonato molto bene e prodotto puntando per lo più su equalizzazioni molto acute, tra le quali il tono vocale molto particolare del carismatico singer Martin Steene si trova decisamente a suo agio. Si fanno notare all'interno di questo disco la semiballad "Crossroad", che vede Steene duettare con una non meglio precisata cantante femminile, e la suite finale "The Phantom Symphony", pezzo molto vario che estrapola tutte le anime della band, ma non c'è un vero e proprio highlight, e tutti i pezzi sono davvero godibili. Qualche maligno potrà affermare che questo è il miglior album della band perchè quelli precedenti non erano proprio fantastici, che è anche vero, ma questo è un disco che ci piace!