ØL: The Merging
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05/10/2010Ma che bravi questi germanici che ci regalano un'ora di ottima musica, leggera, ben suonata, spensierata e rilassante. Professano che fanno ciò che piace loro senza pensare a cliché di sorta, io forse intravedo un misto tra i Stereophonics più duri, influenze REM e The Killers. Il disco è molto vario, ma il comune denominatore è la melodia che è presente in tutti i brani. Mai banale. Mai scontata. Difficile scegliere i pezzi migliori, forse l'opener "Faith" , la più tirate "Here We Go Again" oppure "My Innocence". Ogni tanto qualche alone di U2 sulle ritmiche emerge così come le pecche linguistiche del cantante Marcus dove il suo accento marcato tedesco vince sul quello della terra d'Albione. Arduo però trovare pecche significative e marcanti, forse l'eccessivo numero di canzoni che oggi giorno non si riesce più a tenere sotto le dieci-undici unità. Il rischio è che su un totale di quindici canzoni prima o poi l'ascoltatore sia indirizzato verso la noia, anche perchè dischi come 'The Merging' difficilmente si distaccano molto durante il trascorrere dei brani. Rimane il fatto che i contro sono di poco conto, e rimane la certezza di essere di fronte ad un ottimo prodotto che non rimarrà negli annali della musica tedesca, ma al contempo ci avrà fatto passare un'ora di ottime melodie e di brani più che discreti.
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