BRIGHT HORIZON: ONEIRIC REALITY
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01/06/2005I Bright Horizon sono un'altra delle novità del panorama progressive italiano degli ultimi tempi; seppur attivi dall'oramai lontano 1996, il gruppo ha iniziato a farsi conoscere nel 2001 con un demo. Superati alcuni momenti di impasse, il trio è tornato al lavoro presentando al pubblico questo "Oneiric Reality", concept album totalmente autoprodotto che racconta il viaggio spirituale di Shinta che va dal sogno alla dura realtà. Musicalmente il gruppo dimostra tecnica e capacità ispirandosi ad un prog metal intimista e sinfonico (spesso sfociando in contesti più rock) dove si pone attenzione agli arrangiamenti e al risultato complessivo, tralasciando la ricerca di sonorità troppo complesse e barocche. Nel complesso il lavoro è valido e tutti e tre i ragazzi ci sanno fare con i rispettivi strumenti, dando sfoggio di tecnica e capacità, anche passando da sottogeneri diversi fra brano e brano (es. "Burning hope" e "Daybreak" ricordano i Dream Theater, "Discophobia" si affaccia sull'elettronica, etc.). Si segnala che nelle tracce è presente anche una cover di "Libertango" di Astor Piazzolla (come avrete capito è la traccia d'apertura, che prende lo stesso nome). Purtroppo che spesso capita per gli album autoprodotti si riscontra qualche pecca: da migliorare sicuramente la produzione, che avrebbe potuto dare maggior spessore al disco, e in alcuni frangenti il cantato che risulta poco coinvolgente. Possiamo affermare che "Oneiric Reality" è sicuramente valido e mette in luce il terzetto italiano, ponendo le basi per iniziare a farsi apprezzare; con qualche attenzione in più il gruppo potrà sicuramente fare il salto.
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