BIG KRUSH: AGAIN
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13/02/2008Tra le tante nuove proposte affacciatesi negli ultimi tempi sull'affolato mercato musicale, ecco una luminosa e ammagliante stella, dedicata agli amanti del puro AOR/Westcoast d'annata e proveniente direttamente dagli Stati Uniti: sto parlando dei newyorkesi Bigkrush, combo uscito alla scoperta nel 2007 appena trascorso grazie ad un debut elogiabile sotto ogni punto di vista. Trainato dall'axeman e main composer Bob F. Acquaviva, il sestetto americano si presenta con un full-lenght composto da dieci tracce di puro rock melodico adulto, intriso (come nella miglior tradizione westcoast) di sontuosi inserti di matrice pop, ottimamente incastonati dal gruppo stesso in un mosaico fluido e facilmente assimilabile, in cui non tardano ad affiorare accostamenti legati allo stile dei grandi maestri del genere: i Toto. L'influenza dei compagni del grande Steve Lukather, infatti, si dipana in maniera uniforme per tutti i cinquanta minuti circa di durata del cd, elevando così al massimo le qualità di una band affiatata e in possesso di un tocco esecutivo meritevole di citazione, tra l'altro ben enfatizzato da una registrazione pulita ed asciutta, ottima nell'adattare il classico stile dei Bigkrush al sound maggiormente dry in voga ai giorni nostri. Il resto è affidato ad una serie di composizioni caratterizzate da un songwriting curato ed ispirato, perfette per intrattenere al meglio gli amanti della melodia matura tipica delle lande a stelle e strisce, i quali potranno scovare all'interno del cd in questione gran parte dei propri usuali canoni di gradimento. Non servono altre parole per consigliare caldamente l'acquisto di questa piccola gemma sonora, un lavoro che non può assolutamente mancare nella collezione di tutti i fans del grande westcoast d'autore, visto e tenuto conto in particolare della riuscita vena artistica di un gruppo assolutamente degno di elogi. Bravi e preparati, motivo in più per supportare al meglio questi intriganti Bigkrush.
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