BEFORE THE DAWN: THE GHOST
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09/07/2006Si volta pagina, e decisamente direi. In casa Before The Dawn è cambiato quasi tutto e tanto sembra debba ancora accadere, sistemarsi, evolversi. Dei cinque ragazzi protagonisti del debutto discografico del 2003 rimane un unico superstite, un unico condottiero: la mente, il cuore e l'anima che ha caratterizzato la band fin dall'inizio e che continuerà a farlo macinando versi, musica ed atmosfere in pura e delicata solitudine, avvalendosi di compagni d'avventura che lo seguiranno d'ora in poi solo in sede live (Juho Räihä, Lars Eikind, Aatu Mukka, Joel Mäkinen). Il maestoso Tuomas Saukkonen risulta in questo album ancora più aggressivo, potente e determinato rispetto al passato, la produzione di "The Ghost" è ottima e la resa dei suoni spaventosa. Le chitarre, sempre in primo piano, sembrano rulli compressori e l'ambiente che si viene a creare all'interno del cd è incredibilemente cupo, reso ancora più fosco dalla graffiante interpretazione vocale dello stesso Tuomas. L'alternanza tra growl e clean vocals risulta oggi meno spinta che in passato tanto che è il muro sonoro che le chitarre, con l'attenta complicità degli altri strumenti, scaricano sull'ascoltatore a caratterizzare l'intero cd (basta ascoltare l'opener "Disappear" per rendersene conto). Il contatto con la scena death svedese è molto marcato e si mescola con il gothic metal dei Crematory (tanto per essere chiari) riuscendo però ad avere una propria identità e soprattutto una forte ragione di esistere. Non è sicuramente un album da oscar ma ci tengo a sottolineare il fatto che sotto il logo 'Before The Dawn' sembra esserci la scritta 'lavori in corso' ed è per questo che consiglio di tenere un occhio di riguardo in questa direzione. P.s. Delle numerose canzoni scritte da Tuomas per questo album, una selezione (le più lente e melodiche) sono diventate la genesi di un progetto parallelo del l'artista sotto il nome "Dawn Of Solace".
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