DARK LUNACY: DEVOID
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26/11/2007Esordirono con questo 'Devoid' i parmensi Dark Lunacy, sette anni fa. E fin dalle prime battute tutti hanno potuto capire la grandezza di questa band. Loro si autodefiniscono "Dramatic Death Metal", volendo dire che il loro è un death metal di chiara matrice melodica ed europea (qualcuno ha detto Dark Tranquillity?) con inserimenti sinfonici e folk, dove per folk intendiamo l'inserimento di elementi musicali presi direttamente dalla tradizione dell'est Europa, soprattutto dalla Russia (avete capito bene, dalla Russia). Ed è proprio la terra un tempo degli zar, poi dei bolscevichi, adesso di mafiosi e petrolieri, la tematica cardine di 'Devoid'. Una delle cose che colpisce subito è il numero straordinario di guest musicians, tutti con strumenti che poco hanno a che vedere col death metal. Ma non pensiate che l'inserimento di violini, voci femminili, violoncelli e fisarmoniche possa in qualche maniera andare ad annacquare l'aggressività di 'Devoid', anzi. Scariche di aggressivo death metal qui trovano facile accostamento a cori - maschili e femminili - che sembrano usciti da una festa popolare della Russia ottocentesca, a dolci e tristi melodie dal sapore sinfonico, maestose e introspettive, dal forte sapore gotico. In alcuni episodi l'aggressività di fondo viene spezzata da mid-tempos doomegianti o azzeccati inserimenti orchestrali e di voce femminile, in puro stile Haggard. Il tutto senza la minima sbavatura. Davvero c'è poco da dire, se non di procurarvi questo album e seguire questo gruppo, che nonostante abbia raggiunto, al terzo album, l'attesa consacrazione, ancora si vede passare avanti mediocri colleghi nella scena internazionale.
_ PER I FANS DI Haggard - Dark Tranquillity - Eternal Tears of Sorrow
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