BEFORE THE DAWN: RISE OF PHOENIX
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24/05/2012Cambiano in parte direzione i Before The Dawn. Si dirigono verso uno stile più diretto e portentoso, a tratti brutale, perdondo in buona parte la caratterstica aura malinconica-oscura tipica dalla loro proposta. I brani sono potenti, e le aperture melodiche nelle trame di chitarra che rimadano spesso ad In Flames ed Amorphis - non poteva non essere altrimenti - vengono in buona parte accantonate a favore di riff serrati e maniacali. Quindi va a perdere di consistenza l'etichetta che li catalogava come un combo dedito ad una sorta di dark metal - per quanto possa essere importante inquadrare la musica di una band come quella dei finlandesi. Ecco che 'Rise Of Phoenix' risente marcatamente dell'abbandono di Lars Eikind, bassista e clean vocalist, il quale sfoderava passaggi vocali di facile presa che andavano ad allegerire il mood ombroso dei brani, mentre ora è tutto nell'ugola di Tuomas Saukkonen: growl cavernoso e corposo che rende i le composizioni più feroci e martellanti. Le tastiere fanno da tappeto e non ostacolano mai l'incedere battagliero dell'album, e la loro funzione è quella di supporto per dare più fondamento agli attacchi ritmici a dir poco epici. Non un passo in avanti, quindi, ma una virata verso sonorità più aggressive che farà felice chi non digerisce la scuola svedese nella sua accezzione più moderna. Di sicuro da un personaggio come Saukkonen ci saremmo aspettati qualcosa di più complesso, quanto meno più variazioni sul tema, ma alla fine 'Rise Of Phoenix' risulta essere un disco di sostanza, concreto, vibrante, devastante.
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