LEGS DIAMOND: Voglia di ristampe
‘Out On Bail’, ‘Land Of The Gun’ e ‘Town Bad Girl’, chiudono il cerchio delle ristampe (in qualità audio remastered e reloaded) dedicate ai Legs Diamond. Con questi tre titoli la Rock Candy licenzia, per un totale di sei album, il meglio della discografia guidata da Rick Sandford. Rispetto ai primi tre lavori, il gruppo californiano si lascia alle spalle le sonorità hard rock degli anni ’70, per le quali si meritarono l’appellativo di “Deep Purple americani’, a favore di suoni più radiofonici ed easy listening, che a metà degli anni ’80 imperversano nelle stazioni radiofoniche.
‘Out Of Bail’, pubblicato nel 1985, segnò un consistente cambio direzione se misurato a ‘Fire Power’ di ben sei anni prima. I sintetizzatori ed una batteria che strizza un po' troppo l’occhio a ‘Pyromania’ indirizzano le otto tracce originali di ‘Out On Bail’ su nuovi e pericolanti sentieri. La sensazione è che abbiano voluto forzare un po' troppo la mano, snaturando un pochino le proprie caratteristiche, per non perdere il treno dei passaggi radiofonici, ma che espone Sandford ad uno stile non proprio a lui congeniale. Nel complesso è un album che fotografa alla perfezione il periodo e la svolta di un gruppo alla ricerca di una nuova identità. Interessanti le cinque tracce bonus, grazie ad uno stile più arcigno e compatto, attraverso le quali ripescano le atmosfere seventies, con le chitarre sempre pronte a duettare con il muro di tastiere.
Nel giro di un solo anno ‘Land Of The Gun’ rilancia i Legs Diamond sulla retta via. L’esperienza di ‘Out Of Bail’ torna utile per definire al meglio la nuova direzione sonora dei nostri. Con il quinto studio album abbracciarono le sonorità AOR alla Foreigner, con una produzione attenta e mirata, ma soprattutto con un approccio canoro di Sandford decisamente più melodico e meno aggressivo. Il risultato è centrato. "My Own Game" apre le danze in modo magistrale, un up tempo in crescendo da lasciare senza fiato che raggiunge il culmine con l’assolo di sax. Il morbido tappeto di tastiere di "Falling In Love" si fa apprezzare per la sua melodia contagiosa, mentre "Waitin For The Nite" si merita l’appellativo di piccolo gioiello per l’alternarsi tra momenti soft e scariche d’adrenalina. Il paragone più affine con i Legs Diamond di ‘Land Of The Gun’ (gran discone!) sono probabilmente gli inglesi Shy dello sfortunato Tony Mills (rip). La ristampa contiene quattro bonus ("I’ve Had It", "Live For Me", "America Rocks" e "White Knight"), che strizzano l’occhio al pomp rock dei divini Angel: probabilmente sono brani scartati dalle session di registrazione, ma che rendono ulteriormente speciale questa preziosa edizione.
Accantonata l’eleganza di ‘Land Of The Gun’, i Legs Diamond sfilano nuovamente gli artigli per un ritorno ad uno stile più verace con ‘Town Bad Girl’ del 1990. Un album che sprizza vitalità ed energia dall’inizio alla fine, riscoprendo il gusto delle chitarre roboanti a discapito delle tastiere, senza comunque nuocere sulla scrittura. "Never Enough Time" (perfetta per i suoi ammiccamenti AOR) esula dal contesto, nel tentativo riuscito di ricreare il pathos degli Starship, mentre il resto della track list si destreggia tra richiami hard rock zeppeliani ("Pain Killer") ed il class metal d’arena dei Ratt (la title track e "City Streets"), per concludere con la forza dirompente di "Nervous" ed "Heaven On Hell". La melodica "Touch And Go" è l’unica bonus presente in questa edizione.
P 1985, 1986, 1990/2020 Rock Candy Records
Tracklist:
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