HARDSOUNDS POLL 2022: La resa dei conti
La resa dei conti 2022. Come ogni anno la redazione ha scelto quello che ritiene sia il meglio dell'anno ormai alla fine in mezzo alla solita infinita quantità di uscite. Moltissimi i dischi ascoltati, alcuni già dimenticati, molti altri invece hanno fatto breccia nei nostri cuori. A conferma di ogni appuntamento passato in materia, anche nel 2022 è l'eterogeneità a farla da padrona nelle varie Top 10, e non potrebbe essere altrimenti essendo la poll di Hardsounds. Noi che amiamo i generi, ma li trascendiamo con particolare piacere...
BANCO DEL MUTUO SOCCORSO - Orlando: Le Forme dell'Amore
GOO GOO DOLLS - Chaos In Bloom
BETH HART - A Tribute To Led Zeppelin
SUEDE – Autofiction
THE CULT - Under The Midnight Sun
TOM PETTY & THE HEARTBREAKERS - Live At Fillmore, 1997
ERIC GALES - The Crown
VOIVOD – Synchro Anarchy
OCEANS OF SLUMBERS - Starlight And Ash
MESSA - Close
PORT NOIR - Cuts
LONG DISTANCE CALLING - Eraser
OTTONE PESANTE - And The Black Bells Rang
DUNCAN PATTERSON - Grace Road
JYRKI 69 - American Vampire
COLDWORLD - Isolation
CULT OF LUNA - The Long Road North
DEVIN TOWNSEND - Lightwork
Le ultime parole famose: Anno di ritorno alla normalità dopo il lockdown e di ritorno a vivere la musica dal vivo. Musicalmente molto vario, ho apprezzato diversi generi musicali tra i quali l'horror metal degli Anima Morte che miscelano sapientemente Goblin, Micalizzi, Morricone con il metal; il doom dei Messa, l'alternative Rock dei Port Noir, la certezza della qualità dei Long Distance Calling ed i tromboni metal degli Ottone Pesante che ho avuto il piacere di vedere dal vivo: strepitosi, tanto quanto i concerti degli Hipocrisy, Soft Moon, Opeth, ed il bel carrozzone del Morbid Fest con I Am Morbid, Belphegor, Bathuska, Diabolical ed Hate.Libro dell’Anno: Come Lupi Tra Le Pecore, analisi storica e musicale del black metal nazionalsocialista con tonnellate di aneddoti ed una scrittura accattivante, brillante ed ironica. Altro gran bel libro letteralmente mangiato: Marilyn Manson di Giovanni Rossi.
YOUNG GUN SILVER FOX - Ticket To Shangri-La
SUMERLANDS - Dreamkiller
QUEENSRYCHE - Digital Noise Alliance
SKID ROW - The Gang's All Here
MICHAEL ROMEO - War Of The Worlds Pt.2
MAJESTY OF REVIVAL - Pinnacle
JOURNEY - Freedom
PAGE 99 - For Immagination's Sake
JOE LYNN TURNER - Belly Of The Beast
Le ultime parole famose: Nonostante qualche nome blasonato, vedasi Blind Guardian, Scorpions e Megadeth, non abbia saputo ripetersi su decenti livelli, e mettiamoci pure il nuovo singolo dei Metallica che non fa presagire nulla di buono (ma speriamo in una pronta smentita), il 2022 ci ha riservato tante ottime uscite e qualche gradita sorpresa. L'hard & heavy, ed il rock in generale, si sta mantenendo in un buon stato di forma e salute, grazie soprattutto al ritorno alle sonorità degli anni 80, tante care ai più anzianotti...
VORBID – A Swan by the Edge of Mandala
GUNASH – All You Can Hit
YAWN - Materialism
AENAON - Mnemosyne
DAY OF DEPARTURE – Day Of Departure
RAVENWIECK - Barren Grounds
HETEROCHROME - From The Ashes
ELLENDE - Ellenbogengesellschaft
THEIGNS & THRALLS – Theigns & Thralls
BRUTTA - Brutta
ALESSANDRO MENCARINI
OUT OF THIS WORLDS - Out Of This World
CHEZ KANE - Powerzone
DYNAZTY - Final Advent
RECKLESS LOVE - Turborider
NORDIC UNION - Animalistic
CRASHDIET - Automaton
GINEVRA - We Belong To The Stars
RIOT CITY - Electric Elite
H.E.A.T - Force Majeure
ELDER - Innate Passage
LILI REFRAIN - Mana
BRUTUS - Unison Life
WUCAN - Heretic Tongues
VENUS PRINCIPLE - Stand In Your Light
OCEANS OF SLUMBER- Starlight And Ash
OH HIROSHIMA - Myriad
TENEBRA - Moongazer
Le ultime parole famose: Personalmente, per il sottoscritto è stato un anno molto frastagliato, con pochi alti e parecchi bassi. Ed anche sotto l'aspetto della fruizione musicale, nonostante mi sia comunque prodigato a seguire la scena dal vivo, ho comunque apprezzato alcuni album pubblicati quest'anno, sebbene in misura molto minore rispetto agli anni scorsi proprio per questo saliscendi anticipato prima. Tuttavia, c'è sempre stato un punto di riferimento costante, che si traduce nel disco posto in cima a questo elenco, creato in maniera indiscutibile dalla migliore metal band italiana. Un appunto veloce sui concerti seguiti quest'anno: assolutamente hanno primeggiato gli Earthless al Raindogs di Savona, seguiti dai God Is An Astronaut + Nothing al Magnolia, e dagli Elder + Pallbearer al Bloom.
METALIAN – Beyond The Wall
THE HALO EFFECTS - Days Of The Lost
AMORPHIS - Halo
ALUNAH - Strange Machine
HARDCORE SUPERSTAR – Abrakadabra
AVATARIUM - Death Where Is Your Sting
MANTAR - Pain Is Forever and This Is The End
DAWNRIDER - The Fourth Dawn
UFOMAMMUT - Fenice
VOIVOD – Synchro Anarchy
IN THE WOODS... – Diversum
RAMMSTEIN – Zeit
THE CULT – Under The Midnight Sun
PORCUPINE TREE – Closure/Continuation
KING BUFFALO - Regenerator
HELLACOPTERS - Eyes of Oblivion
CROBOT – Feel This
AMORPHIS – Halo
ALESSANDRA TESTU'
VOIVOD - Syncro Anarchy
LU SILVER - Luneliness
THE CULT - Under The Midnight Sun
PAT TRAVERS - The Art Of Time Travel
DREAMTIDE - Drama Dust Dream
FORTUNE - Level Ground
BANCO MUTUO SOCCORSO - Orlando: Le Forme Dell’Amore
EDGE OF FOREVER - Seminole
ANOUK - Trails Of Fails
AMORPHIS – Halo
THE CHASM – The Scars of a Lost Reflective Shadow
AUTOPSY – Morbidity Triumphant
BLOODBATH – Survival of the Sickest
DECAPITATED – Cancer Culture
GOATWHORE – Angels Hung from the Arches of Heaven
SIGH – Shiki
VOIVOD – Synchro Anarchy
RAMMSTEIN - Zeit
Downlights: il concerto dei Maiden a Bologna, peggior esperienza di sempre.
RAMMSTEIN - Zeit
OZZY OSBOURNE - Patient Number 9
GHOST - Impera
ABBATH - Dread Reaver
THE LOOM OF TIME - Grand False Karass
DARKTHRONE - Astral Fortress
VERDENA - Volevo Magia
RED HOT CHILI PEPPERS - Unlimited Love
KARL SANDERS - Saurian Apocalypse
Le ultime parole famose: Sembra futile parlare di classifiche dopo una pandemia e il continuo imperversare di una guerra che non accenna a concludersi, questi accadimenti rendono, non incredibile (dato il susseguirsi nel tempo di eventi simili purtroppo), ma quantomeno destabilizzante, il momento storico che stiamo vivendo. In fondo, però, per ritornare alla "normalità" è fondamentale occuparsi delle passioni che ci scaldano il cuore, così da non sentirsi più fuori dal mondo e proseguire, se pur cambiati dentro, la vita di sempre. Giunti al termine di quest'anno, davvero volato, mi rendo conto di non essere riuscito ad ascoltare tutta la musica che volevo e di non aver dedicato il giusto numero di ascolti alle band e agli artisti che mi ero preposto e che meritavano più considerazione. Malgrado questa mia mancanza (soprattutto di tempo) ammetto che, almeno per quanto riguarda i miei gusti, le uscite sono state molto interessanti. Nell'attesa di nuovi progetti e nuove uscite succulente del prossimo anno possiamo gustarci quelle vecchie e vecchissime. Un grande augurio di un Buon Natale e Felice anno Nuovo a tutti.
ARS MAGNA UMBRAE - Throne Between Worlds
C-LEKKTOR - New World Disorder
HOCICO - Hyperviolent
HORNWOOD FELL - Sgr A
CANDLEMASS - Sweet Evil Sun
FREJA - Tides
BLIND GUARDIAN - The God Machine
CENTHRON - Fylgja
TAD MOROSE - March Of The Obsequious
Le ultime parole famose: Un anno un po' deludente in ambito metal, che lascia quindi più spazio ad altre realtà in classifica. A farla da padrone sono band dalla vasta esperienza, rispettivamente in prima, sesta, ottava e decima posizione (da segnalare in particolare i minori Dark Milennium) , con gli Stratovarius appena fuori dal lotto. Ben tre sono le bands minori, afferenti all'area black metal, a produrre lavori di qualità rimarchevole: gli eccezionali Ars Magna Umbrae (e il loro lavoro precedente era anche superiore) i non più sorprendenti nostrani Hornwood Fell e gli olandesi Freja. A completare la graduatoria tre lavori di primo piano in ambito dark elektro, i messicani C-Lekktor e Hocico più i tedeschi Centhron.
FEEDER – Torpedo
BUSH – The Art Of Survival
ARCTIC MONKEYS – The Car
PLACEBO – Never Let Me Go
WET LEG – Wet Leg
BLOC PARTY – Alpha Games
THE SMILE – A Light For Attracting Attention
SIMPLE MINDS – Direction Of The Art
THE MARS VOLTA – The Mars Volta
Le ultime parole famose: Un grande anno per l’alt rock in generale, con tanti artisti storici che hanno ritrovato uno stato di forma davvero invidiabile. Spiccano Placebo e Simple Minds su tutti, ma la vera grande notizia è la conferma di una band davvero notevole come i Fontaines DC. Gradito ritorno anche quello dei Mars Volta, in una versione più meditabonda e raffinata.
TREAT – The Endgame
DARE – Road To Eden
VYPERA – Eat Your Heart Out
JOURNEY – Freedom
GENARATION RADIO – Generation Radio
KINGS OF MERCIA – ST
RECKLESS LOVE – Turborider
STREETLORE - Streetlore
HOUSE OF LORDS – Saints and Sinners
VAN STEPHENSON – Van’s Versions
Le ultime parole famose: Come voto al 2022 in merito ad uscite discografiche rimango tra il 6,5 e il 7 . Buone uscite, specialmente da parte di alcune band “anzianotte”. Poche soprese tra i tanti monikers nuovi che si sono affacciati ufficialmente al mondo discografico. In generale troppi dischi (mp3) in un epoca in cui produrre un lavoro costa quanto fare la spesa alla coop. C’è il forte rischio di perdere tempo e sforzi su lavori scritti in una settimana e di tralasciarne altrettanti meritevoli di attenzione (vedi i Violet che non sono riuscito ad includere nella top ten). Da menzionare alla pari dei nomi sopracitati band blasonate come Skid Row ed H.E.A.T, i quali hanno riguadagnato punti, seppure in misura diversa, con l’ingresso di Gronvall nei primi e il ritorno di Leckremo negli Svedesi.
GHOST - Impera
WATAIN - The Agony And Ecstasy Of Watain
KAVINSKY - Reborn
FIRST AID KIT - Palomino
RAMMSTEIN - Zeit
CARPENTER BRUT - Leather Terror
RECKLESS LOVE - Turborider
MACHINE HEAD - Of Kingdom And Crown
LORNA SHORE - Pain Remains
Le ultime parole famose: Il 2022 è stato un anno succoso, anche se forse le delusioni sono state più numerose del previsto (Marracash, Behemoth, Meshuggah, Shinedown, fra gli altri... tutti bei dischi, ma lontani dagli standard a cui ci hanno abituato questi artisti). Le sorprese non sono mancate, tipo Avril Lavigne che fa un album che suona come se non fosse passato un mese da Sk8ter Boi, o le solite garanzie Adriacosta (Nex Cassel e Fratelli Freschi). Avessi dovuto seguire il cuore, li avrei comunque tutti messi in questa lista, ma lo spazio è quello che è. Menzione d'onore per gli Halo Effect, che hanno ridefinito il 'compitino però fatto benissimo che la prof. ti da 8' e per i Machine Head, con un disco splendido ucciso da praticamente metà delle tracce già rilasciate nei mesi precedenti. One more thing (cit.): ascoltate tutti le First Aid Kit, duo country (!) svedese che ha imparato con maestria rara la lezione degli Abba, e che ho scoperto grazie a Erik Danielsson dei Watain (!) durante una sua chiacchierata con Robb Flynn.
QUEENSRYCHE - Digital noise alliance
MACHINE HEAD - Of kingdom and crown
MEGADETH - The sick, the dying...and the dead!
KREATOR - Hate uber alles
GHOST - Impera
LAMB OF GOD - Omens
OZZY OSBOURNE - Patient number 9
TREAT - The endgame
RECKLESS LOVE - Turborider
Le ultime parole famose: Poche chiacchiere, il 2022 per chi scrive è stato un anno semplicemente strepitoso, erano anni che non compravo così tanti dischi "in diretta". Fare la classifica è stato difficilissimo, costringendomi a lasciare fuori nomi di assoluto rilievo come H.e.a.t., Voivod, The Halo Effect, Evergrey, Vio-Lence, The Dead Daisies, Def Leppard, Crashdiet, Sakis Tolis, Oceans Of Slumber, Shape Of Despair, Avantasia, Besvarjelsen e tanti, tanti altri! Chi è che dice che al giorno d'oggi non esce più nulla di valido??!? Pedalare, su, da bravi. Anno eccellente!
BLIND GUARDIAN – The God Machine
EVERGREY – A Heartless Portrait
EVIL INVADERS – Shattering Reflection
GINEVRA – We Belong To The Stars
GIRISH & THE CHRONICLES – Hail To The Heroes
KREATOR – Hate Uber Alles
MEGADETH – The Sick, The Dying…And The Dead
THE DEAD DAISIES – Radiance
THE HALO EFFECT – Days Of The Lost
Le ultime parole famose: Dicembre 2022 volge, oramai, al termine e così, come ogni anno, ci ritroviamo a ripercorrere ciò che è stato, a cullarci dei momenti soavi, a programmare il futuro prossimo, ad elencare l’immancabile lista di rammarichi e delusioni e, ovviamente, a fare la top ten dei dischi che ci sono piaciuti di più! Quest’anno è stato particolamente prospero di bei titoli, a tal punto che sceglierne solo dieci è stato alquanto arduo; penso che sia la prima volta, da un paio di lustri almeno, che non mi accade di comprare più album nuovi che vecchi classici mancanti dalla mia collezione. E tra le nuove uscite non sono mancate vecchie certezze così come nuove, fulgide, promesse, capaci di abbracciare un po’ tutti i generi, dall’AOR al Thrash. Per fortuna abbiamo potuto ricominciare anche ad assistere agli eventi live, che mancavano dalla mia vita da ormai oltre 2 anni, e la situazione generale intorno al mondo della musica sta pian piano tornando a quella che era prima della pandemia. Auguriamoci, allora, che il mondo della musica riparta con un nuovo slancio dato dalla consapevolezza che niente può spezzare il legame fra il pubblico e la musica heavy metal e che ciò che non ci uccide ci può solamente rendere più forti (e uniti).
NAPALM DEATH - Resentment is Always Seismic
THE FROZEN AUTUMN - Pale Awakening
BLACK SABBATH - Heaven And hell/The Mob Rules De Luxe Edition
OBITUARY - Slowly We Rot-Live & Rotting - Cause Of Death-Live Infection
CELTIC FROST - Danse Macabre
INCANTATION - Tricennial of Blasphemy
CANDY - Heaven Is here
BORIS - Heavy Rocks
EATEN BY SHARKS - Eradication
Le ultime parole famose: Giunti a dicembre, come ogni anno, si fa un bel bilancio musicale delle cose ascoltate. Il 2022, a tirar le somme, non mi è sembrato un anno granchè ricco di novità sonore, nell’ambito della musica divergente. Semmai è stato l’anno delle celebrazioni varie, se si pensa alle pubblicazioni di cofanetti di Obituary, Celtic Frost, Incantation e Black Sabbath dell’era di Ronnie James Dio. Oltre ai sopra citati nomi, vorrei segnalare l’ennesimo signor disco dei Voivod, i Napalm Death, alle prese con un e.p. di mezz’ora e che presenta sperimentazioni omaggio al rumorismo di Swans e Godflesh, oltre che un ritorno al grindcore duro e puro di ‘From Enslavement To obliteration’, i Candy, dal nome-ossimoro, visto che propongono un grindcore marcio, debitore della scena inglese di fine anni ’80, misto a elementi di elettronica, noise e industrial. Davvero interessanti. Poi ancora sono degni di menzione i Boris, dal Giappone: hanno pubblicato un disco gradevole all’insegna di un mix di sludge, stoner, heavy metal e psych hard rock anni ’70, con il cantante dalla voce che ricorda a momenti quella del grande Chris Cornell nelle tonalità più basse. Molto piacevole il disco de The Frozen Autumn: pubblicato in realtà nel 1995, si tratta di una ripubblicazione con bonus tracks di una band dal sano retrogusto eighties, darkwave a metà strada tra Echo & The Bunnymen e Depèche Mode.
WILDERUN - Epigone
MICHAEL ROMEO - War Of The Worlds Pt.2
STRATOVARIUS - Survive
MOONLIGHT HAZE - Animus
VISION OF ATLANTIS - Pirates
BLACK SWAN - Generation Mind
DEATHLESS LEGACY - Mater Larvarum
MEGADETH - The Sick, The Dying...And The Dead!
BLIND GUARDIAN - The God Machine
Le ultime parole famose: Non possiamo dire che nel 2022 siano stati pubblicati tanti capolavori (tra questi ci sentiamo di poter annoverare quanto meno gli album dei Caravellus e dei Wilderun), però ci sono stati una serie di ritorni importanti, come Michael Romeo, Blind Guardian, Stratovarius, Amon Amarth, Arch Enemy, Oceans Of Slumber, Joe Satriani, persino Lana Lane e i White Spirit (dopo oltre quarant'anni!), ma soprattutto i Megadeth, un'uscita questa che già di per sè rappresenta un piccolo evento. In ambito metal melodico si sono messi in evidenza alcuni gruppi, soprattutto italiani (ma non solo), come Moonlight Haze, Fallen Sanctuary, Vision Of Atlantis e Deathless Legacy, mentre per il prog metal è degno di nota anche il debutto dei Philosophobia.
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