DAVIDE MASPERO, MAX RIBARIC: Come Lupi Tra Le Pecore...
Al fine di dirimere qualsiasi dubbio interpretativo si precisa che chi scrive è apolitico ed apartitico. Il libro in questione è un opera titanica che riguarda tutto ciò che gravita attorno al NSBM, cioè il black metal (e non solo) con testi nazionalsocialisti; include anche quegli stili musicali accomunati dalle stesse tematiche quali industrial, noise, power elettronics, dark ambient, folk apocalittico ed in maniera marginale death e thrash metal. I due giornalisti sono riusciti a completare la scrittura di quest’opera, che consta di oltre 500 pagine, attraverso lo studio di tutto ciò che riguarda il lato storico/politico/musicale di ogni scena/band/etichetta di ogni singola nazione e le interconnessioni tra di esse, scandagliando oltre alle riviste mainstream anche le fanzine che sono quelle che hanno realmente tastato il polso del genere e quand’anche non vi erano notizie attendibili si sono rivolti direttamente agli interessati. Trattare un argomento così delicato e sensibile, il quale ha letteralmente defenestrato il precedente tabù sul satanismo, è sempre stata fonte di grossi problemi e fraintendimenti: esempio calzante sono le due S a forma di fulmine nel logo dei Kiss che hanno generato forti polemiche nonostante i leader fossero di origine ebraica oppure 'Angel Of Death' degli Slayer che si riferiva al dottor Josef Mengele, noto criminale nazista, accuse che la band rispedì al mittente dichiarando che nel testo non si esprimesse simpatia per il suo operato ma metteva in luce solo le atrocità. Le attività delle band in questione hanno fatto nascere organizzazioni governative, specie nell’area germanica, che sorvegliano tutti gli appartenenti a queste frange estreme, causandone spesso il blocco della distribuzione dei dischi ed hanno portato persino all’incarcerazione per emulazione delle gesta dell’inner circle norvegese (omicidi, roghi di chiese et similia). Il lavoro fa luce su tutte le tematiche che possono essere ricondotte al NSBM quali, oltre al nazifascismo, anche il razzismo, il paganesimo, l'occultismo ed il satanismo, riportando interviste a membri di spicco di diversa provenienza che mettono in risalto idee diametralmente opposte rispetto allo stesso argomento, segno che anche nella stessa scena ci sono opinioni contrastanti. Zeppo di aneddoti e situazioni che solo se fossero accaduti prima delle gesta del black norvegese (a cui va ricondotta la nascita del NSBM, specialmente a Burzum ed i suoi epigoni tedeschi Absurd), probabilmente avrebbero fatto passare l’epopea nordica in secondo piano, in particolar modo la scena polacca (quella più numerosa, con band che hanno raggiunto una certa notorietà quali Graveland e Thorr’s Hammer), quella Russa/Ucraina e quella Greca che sono quelle più ricche di queste gesta. Gli autori hanno effettuato anche studi sociologici ai quali ricondurre l'infatuazione giovanile di diverse formazioni per le tematiche NS salvo poi far dietrofront e abiurare il tutto in epoca più matura, con conseguenti minacce di tradimento da parte della schiere dei cosiddetti 'puri' (caso lampante quello di Nergal dei Behemoth) che hanno fatto dei loro testi vero oggetto di propaganda per i partiti di quell’area politica. Esiste persino l'estremizzazzione del NSBM cioè l'hatecore, genere che è stato addirittura ostracizzato dalle stesse organizzazioni politiche di appartenenza a causa dei testi che definire rivoltanti o abominevoli è un eufemismo. L'opera è scritta con uno stile molto forbito, scorrevole ed ironico (il valore artistico di tale disco ha avuto un impatto a livello condominiale sul black metal) che la rende estremamente interessante e piacevole alla lettura anche solo per farsi un idea di quali sono le band appartenenti alla scena, le motivazioni, le gesta e le problematiche a cui è andato incontro chi ha fatto tale spinosa scelta.
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