FIFTH ANGEL: Voglia di ristampe
I due unici lavori del quinto angelo non furono, in origine, pubblicati dalla Metal Blade: il debutto del 1986 fu licenziato dalla Shrapnel Rec. di Mike Varney (produttore e talen scout di chitarristi virtuosi) ed in seguito dalla Concrete Rec. (con una copertina differente), sussidiaria della Epic che rese disponibile sul mercato il successivo ‘Time Will Tell’ del 1989. Acquisiti i diritti la storica etichetta americana fondata da Brian Slagel si pregia di stampare entrambi i titoli dei Fifth Angel in formato vinile (di vario colore a seconda dei mercati) ed in digipack ma senza bonus extra: trattasi di due album immancabili per chi segue con passione il metal a stelle e strisce. L’omonimo debutto è legato al periodo più epico e classico, suonato in maniera impeccabile dal quintetto originario dello stato di Washington, che ci ha lasciato nove splendide tracce di power metal potenti (‘In The Fallout’, ‘Shout It Out’, ‘Wings Of Destiny’ ed ‘Only The Strong Survive’ sugli scudi) ma interpretate con molta eleganza dal vocalist Ted Pilot.
‘Time Will Tell’ perde la componente epica a favore di un approccio classy e raffinato, alla Dokken per intenderci, conservando l’impatto heavy garantito dal poderoso drumming di Ken Mary (House Of Lords, Impellitteri, Chastain band ed Alice Cooper, tra le sue svariate collaborazioni) ed una sontuosa scrittura che trova il suo apice in tracce come ‘Midnight Love’, ‘Seven Hours’, ‘We Rule’, ‘Feel The Heat’, oltre all’ottimo rifacimento di ‘Lights Out’ uno dei classici targato UFO sgorgato dalla penna di Michael Schenker.
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