CHRISTIAN AMADEO: La storia dei Dead Can Dance
Non è la biografia ufficiale, ma un resoconto scritto da Christian Amadeo, un giornalista/fan, sulla discografia, i concerti, gli articoli, le dichiarazioni, le interviste, gli album solisti e le collaborazioni dei due membri della band (rade quelle di Brendan e sterminate quelle di Lisa che ha scritto, tra gli altri, diverse colonne sonore per film tra i quali ‘Il Gladiatore’). La prima metà del libro, a parte le vicende adolescenziali che hanno portato alla creazione della band e la firma con l’etichetta 4AD, consta in una sorta di recensione brano per brano, e traduzione di alcuni testi in italiano, per il periodo compreso tra l’omonimo disco d’esordio del 1984 e “Spiritchaser” del 1996 (ultimo lavoro della prima parte di carriera), dove viene messa in evidenza la dicotomia tra la voce baritonale di Brendan e quella celestiale di Lisa, le varie influenze assorbite dalle culture che li hanno ammaliati (araba, orientale, irlandese, italiana, le percussioni africane, i canti greci, etc) e l’evoluzione compositiva della band (dal post punk/dark alla world music) attraverso gli strumenti che hanno caratterizzato le varie produzioni. Proprio per questa caratteristica di recensione traccia per traccia la lettura stenta a decollare, tranne in alcuni frangenti in cui vengono spiegati alcuni riferimenti storici e mitologici da cui la band prende spunto per scrivere i brani; per chi conosce seppur sommariamente le vicende del duo sarebbe stato più interessante trovare informazioni su avvenimenti privati o eventi che hanno delineato alcuni concerti, ma a parziale difesa dell’autore (che ha effettuato una certosina opera di ricerca attraverso gli articoli della stampa specializzata di tutto il mondo), e pur colmando un vuoto relativo alle opere scritte su questa strepitosa band, va ascritto che non essendo una biografia autorizzata si è potuto pescare solo dalle dichiarazioni ufficiali.
Commenti