CELTIC FROST: Danse Macabre
Ormai ufficialmente sciolti sin dal 2008 dopo un ultimo disco pubblicato nel 2006, gli svizzeri Celtic Frost hanno continuato a rilasciare più che altro raccolte celebrative grazie alla cura di uno dei fondatori, il bassista Martin Eric Ain, fino alla sua morte avvenuta nel 2017 a soli 50 anni. Oggi invece esce questo monumentale box set in versione cd e anche vinile (con qualche “chicca” in più), contenente tutti i primi dischi, dall’oscuro e marcio ‘Morbid Tales’ fino allo sperimentale ‘Into The Pandemonium’, compresi gli EP di quel periodo, un 7’’ e addirittura una cassetta di prove. Si tratta del periodo migliore della band, quello compreso tra il 1984 e il 1987. Un periodo di grande fermento creativo per il gruppo, passato in poco tempo dall’esordio nei panni dei cattivissimi Hellammer a un moderno e sperimentale thrash metal influenzato anche dalla darkwave; basti ricordare la cover “Mexican Radio” dei Wall Of Vodoo presente sul sopra citato ‘Into The Pandemonium’.
Questo box set ripercorre appunto quel periodo, includendo i dischi integrali e diverse rehearsal dei brani, remix e recording sessions varie. In aggiunta troviamo un libro di 40 pagine corredato da foto inedite e una intervista al leader fondatore Thomas Gabriel Warrior. Insomma, questa pubblicazione dall’azzeccato titolo di ‘Danse Macabre’ sembra voler celebrare i quasi quarant’anni dalla fondazione della band. Non a caso lo fa riproponendo i lavori migliori e tralasciando quell’orribile svolta glam che li caratterizzò con il disco ‘Cold Lake’. All’epoca, vederli passare dall’outfit nero darkettone e i vestiti che si mettevano ai morti a fine ‘800 ai capelli cotonati e ai pantaloni leopardati fu per molti un trauma mai più rimosso.
P 2022 BMG
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