MOONSTONE PROJECT: REBEL ON THE RUN
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11/06/2009Un'autentica bomba. Potrei concludere semplicemente con queste tre parole la recensione di 'Rebel On The Run', secondo capitolo del monicker Moonstone Project, progetto nato dalla collaborazione artistica tra il duo tricolore formato da Matt Filippini e Alessandro Del Vecchio (Edge Of Forever, Axe, Eden's Curse). Questo 'Rebel On The Run' rappresenta, senza mezzi termini, un ulteriore passo avanti rispetto al già lodevole operato del debut 'Time To Take A Stand' targato 2006, cd che aveva raccolto favori unanimi a livello internazionale da gran parte della stampa specializzata e dei fans delle classiche sonorità hard-rock, gratificati ed appagati da un album in grado di raccogliere insieme tutte le migliori caratteristiche del genere in questione. Ora, messa in piedi ancora una volta una guestlist di indiscutibile valore (comprendente tra gli altri i vari Glenn Hughes, Roberto Tiranti, Francesco Jovino, Ken Hensley, Clive Bunker, Alessandro Mori e sua grazia Robin Beck), e accasatosi in casa Blistering Records dopo il pessimo fallimento commerciale della precedente label (la Majestic Rock Records), il monicker Moonstone Project si riaffaccia con prepotenza sulla scena, optando stavolta sul grande James Christian come voce principe del lavoro ivi discusso. Nelle dieci tracce proposte 'Rebel On The Run' ha saputo ancora una volta mettere sul piatto tutti i migliori elementi della tradizione seventies, senza dimenticare di guardare con intelligenza anche ad un approccio esecutivo maggiormente attuale, il tutto impreziosito da un lavoro di produzione assolutamente geniale nel donare ad ogni singolo brano la propria ideale dimensione sonora, e questo anche grazie al sagace tocco artistico del sempre più rinomato Alessandro Del Vecchio. Mr. Filippini è finalmente tornato, e, lo si voglia o no, per tutti i concorrenti del rock duro dal taglio blueseggiante sono iniziati tempi veramente durissimi.
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