ZIGGURAT: Ritual Miasma
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18/01/2018Venti minuti di musica per l’Ep degli israeliani Ziggurat. Attirati dalla nazionalità israeliana della band ci siamo accaparrati un lavoro di death/black metal di discreta qualità tecnica, vicino alla scuola norvegese, soprattutto nell’approccio cupo delle voci e di taluni suoni, alternando poi fraseggi di calpestato e violento genere della morte. Caos indefinito, esalazioni di morte e atmosfere apocalittiche scivolano poi in ambientazioni più soffuse e decisamente epiche nei toni. Miscela già vista indubbiamente, ma che trova comunque qui ennesima linfa vitale grazie alla cruda spontaneità degli artisti. Il martellante susseguirsi di ritmiche black non preclude interessanti cambi di direzione al death, così da essere in parte ipnotizzati da cadenze talvolta ridondanti e poi essere catapultati in dimensioni irreali e estranianti. L’Ep ha una durata tale per poter maturare un’idea piuttosto compiuta di una band che magistralmente punge e poi svanisce in una nera nube oppiacea. “Sensi presi in contropiede”, ci verrebbe da dire, proprio dall’alternanza di concretezza ed aleatorietà delle tracce. L’ep ci risulta essere stampato in una tiratura limitata di 2000 copie, in formato cassetta, come nelle migliori tradizioni underground. Auspichiamo che faccia presto seguito un full-length che ci confermi le buone impressioni avute in questo contesto. Gli appunti che ci permettiamo di fare, sono sul comparto vocale, a volte monocorde per espressività, una produzione eccessivamente ovattata e la mancanza di qualche spunto più personale che ce li faccia distinguere dalla bolgia del filone. Attendiamo fiduciosi allora nuove dagli Ziggurat, su cui gli amanti della old school potranno puntare e sui quali anche noi possiamo esprimere un parere positivo.
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