DARK ARCHIVE: Cultivate Our Blood in Aeon
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19/04/2018Primo Ep per i finlandesi Dark Archive, progetto che avanza senza remora verso l’ascoltatore, deflagrandone i timpani e spezzandone ogni schizzinosa esitazione. Le riserve potrebbero nascere dal tipo di sound preposto: black death metal blasfemo e con rari momenti di pausa. Nessuna sperimentazione, radi intervalli acustici che indubbiamente colpiscono e che diventano preambolo alle più macilente e serrate ritmiche. Parliamo di Behemoth, con spunti di Cradle Of Filth del passato e di Anorexia Nervosa. I nostri non disdegnano cambi di tempo cacofonici, con una mescolanza tra il più becero concetto di brutal e di nera fiamma. Il primo aspetto viene solo sfiorato, in quanto estensione del death, mentre il black è sempre punto di riferimento. C’è un non so che di gotico negli intrecci delle voci, trame che riportano alla mente gli inizi di Dani Filth & co. Cinque tracce di sound che riesce ad andare oltre alla definizione di animalesco, mostrando un certo livello tecnico da parte dell’unico strumentista Joakim Lindholm. Da sottolineare anche la poliedrica prestazione vocale di Niko Aromaa, in grado di sposarsi con sicurezza da un filone all’altro con “estrema” naturalezza. Spontaneità e vigore che sgorgano così da una sorgente di empia furia, cinque pezzi che fanno ben sperare per il futuro e dai quali il duo dovrà ripartire per crescere ulteriormente. Se sapranno dare quella pennellata di personalità in più, potrebbero raggiungere vette considerevoli. La durata complessiva del lavoro non permette di sbilanciarci più di così, anche se dobbiamo ammettere che lo scorcio di cielo riesce a far trapelare un “cupo luminoso” futuro. Complimenti.
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