INTRONAUT: VOID
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13/11/2006Debutto discografico per gli statunitensi Intronaut, band nella quale milita tra gli altri Leon Del Muerte, già protagonista attivo della scena death metal di Oakland/San Francisco per merito della sua presenza negli Impaled e Exhumed. “Void” si compone di sette brani (otto considerando la bonus track europea “Fragments Of Character”) ma raggiunge una durata piuttosto cospicua; ci troviamo infatti davanti ad un platter dichiaratamente post/noise-core, di scuola Neurosis, Today Is The Day, Isis e compagnia assortita, al quale i nostri si approcciano in modo prettamente metallico per concepire quello che è un disco perlomeno interessante. Che i nostri siano dei veterani dei rispettivi strumenti è palese fin dall’opener “A Monolithic Vulgarity”; gli stilemi del genere ci sono tutti, il giocare tra pieni e vuoti e la durata psichedelica dei pezzi fanno il loro dovere e gli Intronaut risultano convincenti anche al primo ascolto. Ma è anche vero che l’eccessiva ampollosità della proposta si fa sentire in diverse occasioni, senz’altro per via delle capacità ancora in divenire del quartetto californiano. Le potenzialità ci sono tutte e “Void” è un interessante biglietto da visita, anche se allo stato attuale delle cose preferirei lasciarlo sullo scaffale in favore di band più blasonate e ‘di garanzia’. Aspettiamo fiduciosi, dunque.
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