ZERO HOUR: A FRAGILE MIND
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12/01/2006Dopo quattro anni tornano gli Zero Hour con questo nuovo "A Fragile Mind". La band ha un'ottima fama di band progressive metal di spessore, visto come è stato accolto il precedente platter "The Towers Of Avarice": c'è stata anche una variazione della line-up con la new entry Fred Marshall dietro al microfono. Quello che troverete in questo disco è un prog metal fortemente aggressivo, con una sezione ritmica potente tanto da poter essere benissimo definita thrash: tecnicamente non ho nulla da eccepire sulla prestazione della band, che dimostra di essere in possesso di qualità interessanti; quello che mi lascia più perplesso è il songwriting delle canzoni, che risulta a mio parere lacunoso. Infatti, delle nove canzoni comprese in questo "A Fragile Mind", poche rimangono impresse nella mente dell'ascoltatore ( "There For Me", "Destiny Is Sorrow " e "Brain Surgery") il resto è si lodevole per quanto riguarda la tecnica ma risulta troppo artificioso e poco coinvolgente dal punto di vista emotivo. A volte sembra di assistere ad un mero esercizio tecnico e non a delle canzoni nate per colpire il pubblico. Un appunto lo devo fare anche alla voce del cantante che risulta poco espressiva e ciò incide molto sulle songs, che diventano anonime e piatte anche per colpa di un cantato non all'altezza. La produzione è buona e la copertina risulta azzeccata per esprimere gli stati d'animo che troverete nelle canzoni, tracce che alla fine potrebbero far felici solo i fans accaniti del genere che sbavano di fronte a tecnica e canzoni cervellotiche: agli altri consiglio di puntare su altri dischi progressive che sappiano entusiasmare sia per tecnica che per sentimento, cosa che purtroppo gli zero Hour non son riusciti a fare...
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