VAIN: ON THE LINE
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23/02/2006La stella dei Vain iniziò a brillare, all'interno del firmamento rock, nel lontano 1989, il tutto dopo la interessante prova offerta nel debut album "No Respect", il cui contratto fu siglato grazie allo scalpore creato dal loro primo demo, prodotto niente di meno che dal tasterista Paul Horowitz (Alice Cooper). Il debut in questione mise in evidenza il grande spirito rock e la invidiabile attitudine per il genere da parte di una band tutta da scoprire, all'interno della quale militava anche il guitar-player Jamie Scott, già noto per la sua attività nelle fila dei Vicious Rumours. L'esplosione dell'ondata grunge, unita all'instabilità della line-up cresciuta già dopo "No Respect", portò Davy e soci ad essere risucchiati nel calderone dei gruppi hard-rock rimasti senza mercato, e questo convinse il singer d'oltreoceano a sciogliere il gruppo a più riprese, lasciando un marcato alone di incertezza sul futuro della band. Ora, a distanza di circa 10 anni dall'ultimo "Fade", il rocker statunitense ritorna alla carica con i riformati Vain a cavallo della grinta e dell'adrenalina tipiche della propria proposta, riassumibile in un concentrato di puro hard-rock a stelle e strisce vicino, in molti frangenti, a quello dei ben più noti Skid Row e Guns N' Roses. L'impressione finale dopo vari ascolti dedicati a questo "On The Line" è quella di un album sicuramente godibile e divertente per tutti gli amanti del genere, un cd che non possiede nessun elemento capace di farlo spiccare all'interno del panorama musicale che conta, ma che risulta comunque in grado di fornire circa cinquanta minuti di rock 'n' roll divertente e di facile assimilazione. Un cd da bersi tutto d'un fiato insomma, il quale sicuramente non lascerà nell'ascoltatore ricordi di melodie memorabili e di riffs strappapalle, ma che contemporaneamente non sfigura per evidenti ed indisponenti colpe di fronte al resto delle uscite attuali. Da ascoltare sicuramente prima dell'acquisto, che sarà immagino ad esclusivo carico dei (comunque numerosi) true-rockers sparsi per il globo.
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