BEAUTIFUL BEAST: Kick Down The Barricades
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31/01/2014Terzo cd e terzo tentativo completamente sballato da parte del cantante/chitarrista Julian Angel con il monicker Beautiful Beast. Eppure il personaggio non dovrebbe essere un perfetto sconosciuto considerando che in passato ha composto musiche per film e serie televisive ed ha ricevuto la nomina come miglior chitarrista nel German Rock Awards, ma è quando si mette a indossare gli spandex e gli abiti con i lustrini che i problemi emergono in maniera da lasciarci basiti. Un party rock assolutamente di maniera, sciocchino, magari divertente per chi ama il genere, ma sono troppe le occasioni in cui si scivola sul banale. La carenza di idee è qualcosa di sconcertante nonostante la voce di Julian si riveli tutt'altro che malvagia, senza dubbio da apprezzare soprattutto nell'iniziale "Bad Boys Never Dance" e in "Can't Stand The Fiction", gli unici pezzi che sicuramente si salvano dal naufragio e da un senso di apatia generale, dato che tutti i restanti brani danno l'idea di avere un tono dimesso, un'assurdità visto che il requisito fondamentale del genere è la capacità di tirar fuori una certa verve, qui invece del tutto latitante. Obiettivo totalmente fallito per il biondo musicista quello di riportare in auge le sonorità che hanno spopolato alla fine degli eighties, band appartenenti al filone scandinavo come Crazy Lixx, Bai Bang e Reckless Love lo fanno con un'attitudine e un'incisività uniche che Julian al momento non se le sogna nemmeno. Chiudiamo qui questa cruda disamina ponendoci un interrogativo: come ha fatto ad aggiudicarsi il premio sopra citato visto che in questa release (come nelle precedenti) non si intravedono chissà quali mirabilie tecniche ma solo riff presi dal bignami dell'hair/glam, a volte anche imbarazzanti, e fraseggi solisti del tutto ordinari. Giudizio ancor più negativo per la ridicola copertina, scusate, ma non si poteva riproporre qualcosa di analogo a 'California Suntan'?
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