TOMORROW'S EVE: TALES FROM SERPENTIA
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03/11/2008E' passato poco più di un anno dall'uscita del singolo 'The Tower' ed ecco che la band tedesca Tomorrow's Eve ci propone il suo quarto full lenght album intitolato 'Tales From Serpentia'. Il gruppo tedesco, attivo da ormai oltre un decennio e con il primo vero e proprio album pubblicato nel 2000, ci propone un prog metal che miscela la ricerca del continuo cambio di riff stile Dream Theater vecchia maniera e le atmosfere cupe e potenti di gruppi tipo Evergrey. 'Tales Of Serpentia', edito dalla affermata etichetta prog Lion Music, si presenta subito interessante a partire dall'evocativa, e se vogliamo un po' inquietante, copertina che sa alla perfezione introdurre un disco dove le canzoni sono collegate tra di loro a raccontare con i testi storie di follia e disperazione, di vite che passano da incubi a realtà senza riuscire a distinguere gli uni dall'altra. Musicalmente, come già accennato in precedenza, il quintetto tedesco riesce a miscelare le componenti classiche del prog ad altre più power/dark, riuscendo a mettere in mostra un'ottima preparazione tecnica e una capacità di crearsi un proprio stile preciso e perfetto per i propri intenti. Difficile non apprezzare anche l'ottima voce di Martin LeMar che, seppure non abbia caratteristiche strabilianti o fuori dal comune, sa calarsi alla perfezione nel contesto fondendosi alla perfezione con la musica dei Tomorrow's Eve. Per quanto riguarda le singole tracce all'interno del disco meritano a mio parere menzione particolare l'ottima e lunga "Muse", il già sentito singolo "The Tower" e l'opener "Nightfall". Comunque non ho trovato tracce che non siano meritevoli e, come è giusto che sia, quali sono le migliori è una libera scelta personale di ogni singolo ascoltatore e quindi lascio a voi dopo l'ascolto valutare quali sono le vostre. Sono comunque convinto che anche per voi non sarà una scelta facile. 'Tales From Serpentia' può essere quindi definito un ottimo lavoro e merita di trovare collocazione nelle collezioni degli amanti del prog metal, magari di quelli di ispirazione più cupa, e speriamo che questo può essere il disco della maturità per la band tedesca che gli permetta di trovare il giusto apprezzamento a livello globale.
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