SUSPYRE: A GREAT DIVIDE
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09/05/2007Gli americani Suspyre, nati nel 2001, approdano al secondo album dopo il debut "The Silvery Image" targato 2005. Il quintetto a stelle e strisce ci propone un disco di prog metal, pieno di contaminazioni, della durata di circa settanta minuti. Se dovessi associare la band a qualche act famoso direi subito i Symphony X: alcune sfuriate di "The Singer" sembrano uscite direttamente da "Odyssey" e comunque non è raro imbattersi, durante l'ascolto, in alcuni omaggi al grande gruppo di Allen, Romeo & C. Possiamo comunque dire che, nonostante la disamina sopra effettuata, questo "A Great Divide" riesce a suonare fresco: i ragazzi riesco in parte a scrollarsi di dosso il pesante paragone, mischiando le carte in tavola ed impreziosendo la proposta con stacchi sinfonici, brevi ma ben realizzati, e con altri piccoli accorgimenti che aumentano la caratura del songwriting. Certo, il lavoro ancora da fare è molto se si punta a diventare un gruppo di spicco del panorama progressivo mondial, in primis puntando su una maggiore personalizzazione dello stile, andando a ricercare un sound che permetta di riconoscere la band al primo ascolto. Tecnicamente siamo comunque di fronte ad un quintetto preparato che riesce a suonare prog senza nissun tipo di problema: dal punto di vista sonoro il disco è curato nei minimi particolari e ciò dimostra che i Suspyre vogliono fare le cose in modo professionale. In definitiva posso affermare che il panorama americano e quantomai florido di nuovi virgulti che, se ben "coltivati", sapranno un giorno dare ottimi risultati. Per ora accontentiamoci di una band dall'ottimo potenziale che sa suonare e divertire, anche se non ancora in grado di camminare con le prorpie gambe.
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