HEXPEROS: THE GARDEN OF THE HESPERIDES
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08/12/2007Proviene da Chieti il progetto Hexperos, un duo formato dal soprano Alessandra Vito (ex membro fondatore dei Gothica) e Francesco Forgione, al quale hanno preso parte anche altri musicisti come l'arpista Francesca Romana Di Nicola e i violinisti Domenico Mancini e Alessandro Pensa. Provenendo dalla stessa etichetta dei The Poets To Their Beloved, di cui ho curato la recensione di 'Embrace The Fool', mi aspettavo un lavoro più coinvolgente, e invece 'The Garden Of The Hesperides' è un disco riuscito a metà, che manca di quel qualcosa in più per essere veramente apprezzato. Per carità, non voglio dire che sia brutto o inascoltabile. La band dimostra di saper scrivere delle buone melodie esaltando molto le atmosfere gothic che pervadono i quattordici pezzi e che si tingono delle più diverse sfumature, da quella più triste e nostalgica a quella più evocativa e misteriosa, a quella più magica grazie al contributo dei violinisti e dell'arpista: musiche che diventano terra fertile per la cantante Alessandra, che dà sfogo alle sue doti vocali esprimendosi in modi diversi. Le premesse sembrano interessanti, peccato che agli Hexperos manchi un elemento essenziale, l'incisività, la capacità di catturare l'attenzione e di coinvolgere, soprattutto per un genere come il gothic dove il rischio è quello di trovarsi delle musiche noiose che dopo un po', anzichè emozionarti, fanno venire voglia di ascoltare altro. La sensazione è che il disco sembra perdersi in composizioni complesse e non semplici da ascoltare, che a tratti sembra richiamare la new age. Se "Hexperos", "The Garden Of The Hesperides", "Rime Glitters In The Sun" e "The Warm Whisper Of The Wind" possono essere considerate i pezzi migliori del disco, con le loro liriche intense, tutto il resto è una discesa inevitabile.
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