SUBHUMAN: PROFONDO ROZZO
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01/10/2009Potente, devastante, spaccaculi, rozzo! Mi fermo qui perchè devo assolutamente parlare del debut album dei Subhuman, formazione toscana dedita a un tostissimo thrash death dove old school e modernità trovano un felice connubio. In 'Profondo Rozzo' troviamo l'eredità della Bay Area mista a groove di ispirazione Panteriana e a moderni tecnicismi stile Meshuggah, il tutto arricchito, ciliegina sulla torta, da un accattivante cantato italiano. Già dalla opener title track non c'è un attimo di riposo: si inizia con un belissimo assolo dal gusto ottantiano per procedere verso il groove irregolare della ritmica meshugghiana, il tutto messo in risalto dall'ottima produzione a cura della semisconosciuta etichetta canadese Maple Metal. Tutti i brani, tranne la lenta ed epica "1110 Giorni", sono un puro concentrato di groove e violenza, raramente oltre i quattro minuti, dove i Subhuman non smettono neanche per una frazione di secondo di costruire imponenti mura sonore coi loro riffoni ultracazzuti, che non presentano nemmeno una singola nota fuori luogo così come il pregevolissimo lavoro solistico, capace di altalenare stili classici a concezioni più moderne. Nove tracce di puro godimento, dove non esiste un solo momento di noia, neppure a pagarlo. Sicuramente una delle migliori uscite del 2009 in ambito estremo.
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