STARKILL: VIRUS OF THE MIND
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05/11/2014Vengono dagli States, ma suonano come un gruppo scandinavo gli Starkill, band che al secondo disco può già vantare una fanbase corposa e che attendeva questo seguito 'Virus Of The Mind' con ansia. Gli Starkill si attaccano al filone lanciato e propagato da Children Of Bodom (quelli più 'antichi'), ma soprattutto Wintersun et similia, con una profusione quindi di tecnicismi, orchestrazioni e chi più ne ha più ne metta. Gli assoli catchy di "Breaking The Madness", o "Skyward" (a volte sembra di sentire i fratelli Amott), le pompose orchestrazioni di "Into Destiny" e i richiami power metal presenti un po' in tutto il disco fanno di Virus Of The Mind' un piccolo gioiellino, non privo però di difetti, che a ben vedere sono quelli che minano un po' tutti i prodotti di questo tipo, ossia una sovrabbondanza di tecnicismi a volte fini a sè stessi, e un po' ampollosi, che rendono il disco meno snello di quanto dovrebbe essere a nostro avviso un disco di questo genere nel 2014. Una gemma grezza, dunque, preziosa, ma fino a un certo punto; gli appassionati saranno ad ogni modo più che soddisfatti.
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