SPIKE: IT'S A TREAT TO BE ALIVE
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20/11/2006E riecco il buon Spike, noto nell'ambiente rock che conta per il suo ruolo di frontman degli storici Quireboys, band che abbiamo avuto la possibilità di apprezzare non molto tempo fa dal vivo anche sul suolo italico, evento occorso durante l'edizione 2004 del nostrano Gods Of Metal. "It's A Treat To Be Alive" rappresenta l'episodio numero due della carriera solista del grande singer americano, il quale torna alla carica con un cd di puro, semplice ed irriverente rock 'n' roll, scelta che non mancherà di far gioire a dovere tutti i fans del proprio oramai classico stile. Ben prodotto e valorizzato al meglio da una produzione di marcata qualità, il lavoro in questione offre numerosi ed evidenti spunti positivi, tutti ben inseriti all'interno di brani semplici, diretti e senza fronzoli. Quello che colpisce di "It's A Treat To Be Alive" è la propria disarmante e ruffiana carica rock 'n' roll, una caratteristica che riesce nell'opera di catturare con estrema facilità l'attenzione dell'ascoltatore di turno, attirato in una dimensione sonora positiva e assolutamente coinvolgente. Una dimensione completata dalla roca ma sempre accomodante voce dell'ammagliante Spike, uno di quei singers capaci come pochi altri di abbagliare la propria platea di riferimento grazie ad un carisma artistico tastabile anche nelle note di ogni singola composizione. Citare gli episodi migliori di un cd come quello in questione risulta un'operazione ardua e comunque fuori luogo, il tutto a causa dell'alto valore qualitativo facente capolino al songwriting dei vari brani, ben sviluppati su strutture di chiara derivazione rock 'n' roll, tinte qua e là di riferimenti blues e scanzonate melodie. Un modo come un altro per consigliare a viva voce l'acquisto di un album piacevole e accattivante dal primo all'ultimo minuto, altra caratteristica non sempre semplice da trovare all'interno delle uscite presenti sul mercato discografico dei giorni d'oggi. Caldamente consigliato, in particolare se affiancato ad una serata positivamente nostalgica con una buona bottiglia di whiskey.
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