SKW: NUMBERS
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09/10/2009Venti anni di attività, nati prima come Skywalker, divenuto poi SKW. Dopo aver pubblicato vari dischi, nel 2007 firmano per un nuovo contratto di management con la Alkemist-Fanatix, e registrano questo nuovo 'Numbers', grazie alle sapiente mani di Frank Andiver, e nel New Jersey col produttore Kim Rosen per il mastering. La massiva distribuzione è a opera della Self/Plastic Head. Perché queste linee orientative, vi chiederete voi? La band italiana è riuscita col tempo ad acquisire maggior consapevolezza delle sue capacità, ed è arrivata sin qui, con un prodotto che si presenta al passo coi tempi, fatto semplicemente bene. Merita la vostra attenzione e merita di sbarcare altrove, diffondendo la loro proposta moderna e tagliente. 'Numbers' si sa affacciare con coraggio verso altri lidi anche più easy, ed il bello di questo disco è che lo fa con la giusta dose di spensieratezza, senza dimenticare le proprie radici. Un esempio è dato dal brano "Cow(ard)", dal refrain diretto e non scontato. Rabbiosa e particolare "Hate3", presentata anche in versione remix, la più veloce di tutti "C.U.C.K." ma sempre contenuta nei limiti della band, e l’oscura "Beyond My Creeps", non fanno altro che arricchire il contenuto di 'Numbers'. Sono tante le idee che io avrei fatto un cd con meno brani e poi un ep! Sono tutti brani davvero belli, ben suonati, pompati alla grande poi, e gli sprazzi melodici (chitarre acustiche in primis) sempre a braccetto con la voce ispirata di Marco, sono il picco del cd.
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