ALMANAC: Rush Of Death
data
09/03/2020Personaggio eclettico e talentuoso il chitarrista bielorusso Victor Smolski ha dato un contributo non secondario alla causa metal europea, lo ricordiamo soprattutto assieme a Peavy Wagner sia con i Rage (per circa quindici anni) ma anche con il progetto Lingua Mortis Orchestra, al termine del sodalizio artistico con Peavy ha messo su gli Almanac giunti al terzo atto. Dopo i due buoni 'Tsar' e 'Kingslayer' anche con questa release si prosegue con la via del concept album, stavolta incentrato sul tema delle corse automobilistiche, una delle passioni dello stesso Victor assieme alla musica (è un pilota di rally molto affermato). 'Rush Of Death' segna anche l'esordio del singer Patrick Suhl che affianca così la già presente Jeanette Marchewka, stavolta relegata ad un ruolo più marginale rispetto al passato. Come nei precedenti lavori la componente orchestrale è ancora assai rilevante nell'economia del cd ma non possiamo non notare un indurimento della struttura musicale, sicuramente più heavy e groovy pur mantenendo il tipico stile Almanac che come sappiamo prende spunto in buona parte dal sound dei Rage. Riffing aggressivo, a tratti oscuro, buona potenza vocale ma anche melodie di indubbio appeal che emergono soprattutto nei refrain e nei guitar solo di Victor, come sempre di notevole levatura. Si percepisce nel complesso una maggiore ruvidità e asprezza (dato anche il minor apporto di Jeanette) ma le parti sinfoniche e orchestrali inserite nella maniera più consona rendono il tutto equilibrato e la sensazione finale è quella di una band che ancora una volta ha messo nel proprio carniere un altro bel risultato.
Commenti