LOSCIL: Equivalents
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10/03/2020Partire da immagini, da un sentimento e creare dei suoni che ne rappresentino o arricchiscano il messaggio, è lo scopo del progetto Loscil. Equivalents si ispira alle foto dell'artista americano Alfred Stieglitz. L’oggetto delle medesime sono le nuvole, fugaci apparizioni alle quali ognuno di noi dà una forma, un’immagine trasposta talvolta diversa per ciascuno. Una persona cara, un animale, un oggetto buffo, un’emozione che appare e poi d’improvviso si fa rarefatta e scompare. Parliamo di ambient, ma anche di colori poggiati su una tavola dapprima bianco nera. Eco lontana di passioni, la cui bellezza contempliamo, ma senza venirne feriti o coinvolti direttamente, punto di vista al contempo positivo e negativo, almeno in apparenza. Già, perché non è invece poi asettica la sensazione che sgorga all’ascolto, solo fluisce naturalmente centellinata, quasi mutasse in un’espressione oggi consapevole, ma per nulla guardinga. L’album è dimestichezza nel rivivere un dolore, ma senza quella spina a pungere una mano che ora sfiora, facendo galleggiare, una bolla mossa dal ricordo. Tutto pare effimero, inconsistente, ma quella forma iniziale, che sparisce, solitamente si trasforma in particelle che respiriamo e che percepiamo con il senso dell’anima. Equivalents è da assaporare senza pregiudizi, un cielo terso in cui compaiono sogni, in cui diventiamo onironauti di percezioni che da noi si propagano e si specchiano nell’infinito di fronte a noi.
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