RETROHEADS: INTROSPECTIVE
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08/08/2006Il progetto Retroheads nasce nel 2003 quando Tore Bo Bendixen, da anni impegnato come produttore di musica commerciale per tv e radio norvegesi, decide di dare una svolta alla propria carriera mettendosi a scrivere qualcosa di veramente ispirato e fuori dai canoni. Questo "Introspective" è il secondo album, dopo il debut "Retrospective" del 2004: il gruppo (composto da sette musicisti) porta nei nostri stereo un come back ai mitici anni '70, periodo di grandi evoluzioni artistiche . Non è però, come potreste pensare, una mera emulazione delle band che, in quegli anni d'oro, fecero la fortuna del genere: qui si tratta di elaborare nuove composizioni sposandole con l'animo settantiano in fatto di strumenti e sonorità. Il risultato è un disco fortemente spiazzante, denso di canzoni da metabolizzare pian piano, ascolto dopo ascolto: le influenze dei musicisti sono tra le più varie e disparare (jazz, world music,pop) e si trasmettono nelle nove tracce presenti infondendo sprazzi di novità. Il gruppo di Tore riesce benissimo nel suo intento, che è quello di tornare alle origini proponendoci delle canzoni tecnicamente ineccepibili, permeate da quello spirito di varietà e freschezza proprio delle composizioni settantiane. Come detto questo è un lavoro che cresce ascolto dopo ascolto, quindi più volte lo metterete nel vostro stereo più scoprirete nuovi ed interessanti particolari che vi faranno capire di avere fra le mani un disco di sicuro interesse. La produzione è di livello e ben curata ed anche il missaggio risulta di spessore: bella anche la cover che, a mio parere, getta un ponte ideale con la copertina del precedente album, dando quel senso di continuità che non guasta.
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