PRIDE: SIGNS OF PURITY
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15/12/2003Ok ok, devo cominciare l'ennesima recensione, e ciò significa una minima attenzione alla forma sintattica, unita al tentativo di cercare qualche vocabolo accattivante nel speranza di stendere qualcosa di leggibile. Sinceramente, e dico davvero sinceramente, di queste cose in questo momento non me ne frega assolutamente niente, sono troppo preso dall'emozione per riuscire a fare il recensore obiettivo e distaccato in una situazione del genere. Amici qui fra le mani ho uno di quei dischi da urlo, che mi ha tenuto ore e ore e ancora ore legato tra il lettore di casa e quello della mia auto, pieno zeppo di sonorità stile 80's non lontane (anzi vicinissime!) a tutto ciò che ci è stato proposto dagli Harem Scarem nelle loro migliori performance. "Signs Of Purity" è il classico cd che vorrei recensire ogni volta, io vi giuro che in ognuna delle 11 canzoni presenti al suo interno ho trovato uno spunto melodico o vincente che non me ne ha fatta dimenticare nemmeno una, potrei cantarvi il singolo chorus di ognuna di esse sapendo di ricordarmelo con certezza. E' inutile farvi una descrizione di ogni singola track, l'album è uno spettacolo in tutta la sua durata, con picchi elevatissimi in pezzi come "Story Of Our Lives", "It's Just Me" e "Say Your Not Lonely"; e non dimentichiamo nemmeno la potenza rock di "Learn To Fly", la classica song da volume spropositato quando si è alla guida per provare seriamente la sensazione di volare!!! Alla fine rimanere qui a parlare e a girare intorno ai discorsi può risultare solo deleterio, per cui se l'hard-rock melodico è il vostro pane quotidiano questo è un disco da buy or die! E ai proverbi non si comanda, per cui uomo avvisato...
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