ASPHYX: THE RACK
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28/06/2007Registrato nel 1991 ed ufficialmente primo album degli olandesi Asphyx (il vero primo album, 'Embrace The Death' era stato registrato nel 1990 ma per problemi con la label vedrà la luce solo più tardi) 'The Rack' è un eccellente manifesto di un certo tipo di suonare death metal. Formatisi quattro anni prima, e con all'attivo due demo storici e un 7", caratteristica peculiare di questo gruppo è sempre stata quella di unire al classico death metal sound di fine anni '80 influenzato da Venom, Possessed, Hellhammer e primissimi Death parti catacombali e lente, che potremmo chiamare doom in modo da dare risalto a tutte le varie accelerazioni. E' bene premettere che con gli Asphyx non ci si trova dinnanzi a death metal tecnico o prog/death, ma alla sua essenza più grezza e putrida, che proprio in quegli stessi anni si andava perdendo nel mare dell'ipertecnica individuale. Ferocia, rabbia, oscurità, perversione, marciume, tutto questo ed altro ancora può essere trovato all'interno delle 9 canzoni dell'album (di recente rimasterizzato dalla Century Media con un sacco di bonus). Peccato per la presenza di un solo chitarrista di ruolo (Eric Daniels) in quest'album, accompagnato nell'esecuzione da un magistrale Martin Van Drunen (voce e basso, ex-Pestilence) e Bob Bagchus alla batteria, perché in certi frangenti l'album sembra non riuscire a scalfire, complice anche una produzione non proprio potente e piuttosto ovattata che affievolisce ulteriormente i livelli, già di per sé bassi, di un sound monolitico ma criptico. Parlando sempre di Martin Van Drunen, sicuramente fu un ottimo acquisto per gli Asphyx, data la sua militanza in un gruppo come i Pestilence e il suo timbro vocale come ideale unione fra quello di Thomas Lindberg (At The Gates) e John Tardy (Obituary), quindi lamentoso, schizzato e schifosamente putrido, sebbene le sue doti come bassista siano veramente infime. Le canzoni migliori, per il sottoscritto, sono quelle composte nel biennio '88 - '89 per l'album 'Embrace The Death' di cui sopra ed ivi riprodotte su 'The Rack': The Sickening Dwell e "Pages In Blood" (con un altro titolo) oltre a "Vermin" e alla doomissima strumentale "Ode To a Nameless Grave", ma si intende sono gusti prettamente personali.
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