PAIN OF SALVATION: 12:5
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29/02/2004Che classe! Questa giovane band capitanata dal polistrumentista e -secondo me grande genio- compositore, Daniel Gildenlöw, ha compiuto in pochissimi anni dei passi da gigante nel panorama musicale mondiale. Già in tour con i Dream Theatre, i Pain Of Salvation si sono ritagliati anche un loro spazio personale e ben definito nel panorama del prog mondiale, acquisendo una personalità musicale di rilievo che li porta ad assurgere al compito di band fuori dagli schemi e dai generi. A conferma di questa considerazione ci sono le innumerevoli partecipazioni a progetti di rilievo, in qualità di special guest, da parte del leader della band,, ed oggi, in questo inizio di 2004, la pubblicazione di un album dal vivo del tutto particolare: il primo live della carriera della sua band. La particolarità del disco sta nella sua composizione: si tratta di una serie di 16 brani del repertorio vecchio e nuovo della band, raccolti idealmente in tre libri, e riproposti in una lunga versione acustica, come a voler tracciare un percorso uniforme attraverso tutta l'intensa carriera della band. Un disco registrato in presa diretta...insomma, un disco dal vivo di quelli veri, dove il pubblico è reale e non campionato ed aggiunto a posteriori in sede di assemblaggio. Certamente, anche in tale occasione, i vari detrattori della band avranno di che sparlare, visto che alcuni "ipotetici" puristi, rinnegano l'operato di Gildenlöw e soci, ritenendolo di serie B. Dal mio punto di vista, e credo saranno in tanti ad esserre concordi con me, la musica dei Pain Of Salvation è talmente ricca e geniale, che non può temere di essere di essere seconda a nessuno. Ascoltando la produzione in studio ed ora questo piccolo gioiello di musica a 360°, i "veri" intenditori, capiranno la fattura di una band che giorno dopo giorno ci regala della stupenda musica di classe, emozionando il nostro cuore e solleticando la nostra mente. Presto si sentirà parlare tanto e bene dei Pain Of Salvation e quel giorno non è molto lontano...intanto godiamoci i 60 minuti di "12:5", magari staccando tutti i telefoni, abbassando le luci e bevendo qualcosa di altrettanto gustoso.
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