PAIN OF SALVATION: FALLING HOME
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03/01/2014Ogni volta i Pain Of Salvation pubblicano qualcosa di nuovo, o relativamente nuovo come in questo caso, non bisogna mai dare niente per scontato. Per quanto la carriera di Gildenlow e soci sia sempre stata ben radicata nelle fondamenta del progressive - a 360° - le sorprese non sono mai mancate (qualche volta anche in negativo). Cosa c'era da aspettarsi, invece, dopo l'annuncio di un imminente album acustico? Dieci anni fa usciva '12:5': non è bastato quell'esperimento, anche se in sede live? No, a quanto pare, perchè 'Falling Home' non è un classico disco acustico in quanto gli arrangiamenti strabordano anche quando vengono interpretate due cover, quella di "Holy Diver" di Dio, e "Perfect Day" di Lou Reed. La prima diventa una ballad elettro-acustica che entra ed esce continuamente dai canoni di più generi musicali - jazz/fusion, funky/swing, reggae - con una naturalezza ed una padronanza della materia da fare invidia, e nonostante l'azzardo alla fine risulta un omaggio più che riuscito; la seconda riesce a travolgere per la sua imponente intensità. Ma è la completa rilettura di tutti i brani che lascia a bocca aperta, forte di un'inventiva e di una ritrovata freschezza strumentale che emergono di brano in brano, e che potrebbe rappresentare il preludio ad un nuovo album dalle coordinate stilistiche del tutto stravolte. O forse no. Fatto sta, comunque, che 'Falling Home' ci consegna una band in salute che non smette mai di sorprenderci.
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