OLD MAN'S CHILD: IN DEFIANCE OF EXISTENCE
data
08/03/2003Ecco dopo qualche tempo il ritorno degli Old Man’s Child, band norvegese di godibilissimo black metal melodico/sinfonico (o come lo vogliate chiamare) forse spesso sottovalutato all’ombra dei ‘cugini’ Dimmu Borgir, con i quali condividono due membri, ovvero Galder, mastermind degli Old Man’s Child, e quella macchina umana di Nicholas Barker. Devo dire che “In Defiance Of Existence” mi ha stupito piacevolmente, essendo un disco compatto, ottimamente suonato, forte di brani convincenti e atmosferici; la proposta musicale dei nostri, come già detto, si articola in un black melodico decisamente meno pomposo di quello dei Dimmu, e anche meno thrash oriented, cosa che a mio avviso lo porta ad essere leggermente monocorde e monolitico, anche se per la durata di nove canzoni questo difetto non si nota poi granchè; la bravura di Galder e soci è quella di impregnare le loro composizioni di parti acustiche veramente suggestive, quasi medievali, il tutto condito da un velo di tastiere in sottofondo che spinge ulteriormente il suono e lo armonizza, senza renderlo stucchevole o ampolloso (un pregio raro questo di sapere usare delle tastiere in modo bilanciato). Certo c’è da dire che questo non è di sicuro il disco del secolo e tantomeno dell’anno probabilmente, ma è innanzitutto onesto e piacevole, un interessantissimo antipasto per tutti coloro che attendono il ritorno dei Dimmu Borgir o che semplicemente hanno voglia di ascoltarsi un po’ di black metal melodico di buona fattura senza eccessive pretese.
Commenti