TO CAST A SHADOW: IN MEMORY OF
data
16/02/2011Gothic/doom che rimanda alla scena europea degli anni '90, quindi Paradise Lost, Theatre Of Tragedy, The 3rd And The Mortal. Proposta molto più gothic che doom a dire il vero, dato che l'intera struttura di 'In Memory Of' prova a sfrutture pienamente il cantato di Gunnhild Huser, vocalist più prossima all'impostazione di singer quali Candice Night ed Hannah Stobbart, piuttosto che alla solita timbrica di stampo gothic. Quindi toni più eterei, delicati, che viaggiano su registri più fluidi e meno impostati. Raramente accompagnata da Marcus Granlien che gli fa da contraltare - non eccellendo - la sua prestazione è anche quanto di meglio i To Cast A Shadow riescono ad esprimere, questo perchè sul piano compositivo i norvegesi stentano a decollare pur risultando apprezzabili a grandi linee. Più mordente e maggiore convinzione avrebbero reso il disco più intrigante anche perchè le potenzialità ci sono, si notano, ma il più delle volte restano lì, in fondo ai brani, inespresse. "When You Leave The Room", esempio, che rappresenta il brano migliore del lotto, è lento, sofferente, con una malinconia di fondo che non si specchia mai in sè stessa: è questa la strada da seguire, unitamente alla ricerca di uno stile più personale. Una maturazione lenta ad arrivare a quanto pare, ma che potrebbe dare i frutti sperati da qui ad un paio di album, se non già dal prossimo. La nostrana Kolony Records crederà ancora in loro?
Commenti