MISS CRAZY: MISS CRAZY
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18/04/2006C'era una volta un tempo in cui gruppi quali Cinderella, Britny Fox e Ac/Dc dominavano la scena musicale che contava, sfornando così, al seguito delle fameliche richieste di fans sempre più affamati, grandi cd di puro hard-rock da stadio, divenuto un vero e proprio marchio della scena americana degli anni d'oro. L'avvento però del periodo grunge, sommato alla grande inflazione che il mercato discografico si ritrovò ad affrontare relativamente a questi generi musicali, provocò la morte nei primi anni novanta di questo grandissimo movimento, destinato ad essere seguito non più dalle grandi masse ma dai soli fans accaniti sparsi per il globo, i quali permisero la sopravvivenza, almeno nell'ombra, di tali tipologie sonore. E proprio in tale classificazione attitudinale vanno inseriti i Miss Crazy, una interessantissima band uscita allo scoperto nel 2005 grazie alla Metal Mayhem Music, che ha dato alle stampe questo solido e convincente debut. I dieci pezzi inclusi, infatti, si rifanno senza mezzi termini ai già accennati elementi di indiscutibile derivazione a stelle e strisce, offrendo a tutti gli amanti delle vecchie glorie hard-rock un'uscita convincente e di notevole spessore. Il buon sound generale del disco, che avrebbe potuto essere magari migliorato per quanto riguarda il "secco" apporto del rullante della batteria (qualche triggherata in più, in un genere come questo, non avrebbe fatto di certo male), confeziona in maniera adeguata dieci brani dalla grande carica sonora, trainati dal timbro roco e profondo del singer Markus Allen Christopher, anch'egli perfettamente a suo agio nel rivisitare le grandi e rauche ugole tipiche di acts quali Cinderella e Britny Fox. Il resto è completato dalle grintose distorsioni di chitarra qua e là spruzzate da un leggero ed inconfondibile marchio blues, altro elemento già intravisto all'interno dei capostipiti enunciati in precedenza. Poco altro rimane da dire su questi Miss Crazy, una band che merita tutte le attenzioni del caso da parte dei nostalgici fruitori del grande hard-rock americano anni ottanta, i quali troveranno nel debut in questione tutti quei fattori sonori di cui potersi piacevolmente nutrire. Peccato per i soli trentatrè minuti di durata del cd, un po' pochini in relazione alla gustosa appetitibilità dell'uscita.
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