MICHELE LUPPI'S HEAVEN: STRIVE
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05/09/2005Se il nome di Michele Luppi vi suona particolarmente nuovo, forse basta menzionare il monicker Vision Divine per elargirvi qualche indizio su questo preparato artista, il quale battezza il proprio debutto solista sotto l'ala musicale della Scarlet Records. "Strive" rappresenta l'ennesimo esempio di qualità proveniente direttamente dalla nostra penisola, cosa enfatizzata negli ultimi anni dai tanti nomi venuti alla ribalta nell'ambito delle sonorità hard melodiche e AOR, quasi a segnare una piccola rivincita a nostro favore nei confronti dei maggiormente blasonati colleghi internazionali. Il cd è strutturato su dieci tracce di AOR finemente interpretato, suonato in maniera egregia da musicisti di notevole spessore (Alex De Rosso, Maurizio Solieri e Olaf Thorsen giusto per fare qualche nome) e caratterizzato da suadenti melodie, finemente incastonate tra i momenti più soft del platter, intervallate ad escursioni in territori maggiormente rockeggianti. La produzione, tutta unicamente a carico di Michele Stesso, restituisce un suono cristallino ed incredibilmente compatto con tanto di sorridente approvazione da parte del sottoscritto, sempre più convinto che un buon lavoro in questa importante fase di creazione di un disco vale quanto un songwriting di alto livello. Le parti vocali, in particolare, godono di una cura e di un'attenzione da grande major, il tutto senza tra l'altro escludere o coprire il comunque più che valorizzato parco strumenti, armonico e ben miscelato come non mi capitava di ascoltare da tempo. La qualità media delle composizioni è indiscutibilmente buona, con picchi di notevole caratura in brani come la trascinante apripista "Trust", scandita da un chorus davvero irresistibile, e nella sentita interpretazione dell'accomodante "Feel Alive"; a tutto ciò si unisce il tangibile sentimento della toccante "I'll Always Remember You", una song dove traspare la parte più pura del cuore e dell'anima di Michele, capace di risvegliare, nel profondo dell'ascoltatore, la gratitudine verso quel qualcosa di caro che ognuno di noi ha purtroppo perduto negli stralci di questa vita terrena. Ancora una volta sono orgoglioso di poter parlare in termini entusiastici di una prova discografica di un nostro connazionale, il quale con convizione, lavoro e dedizione è riuscito a dar vita ad un episodio musicale di tutto rispetto, ottimo per iniziare a scaldare un po' le sedie dei tanti affermati nomi d'oltreconfine. Sapete cosa vi dico? Con "Strive" fermo la mia valutazione al qui sottostante 82, così da spronare il singer dei Vision Divine a regalarci in futuro un nuovo lavoro che rasenti i confini del vero capolavoro. Complimenti Michele, che il maledetto music business ti ripaghi almeno in minima parte della tua devota passione.
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