LIQUID GRAVEYARD: THE FIFTH TIME I DIED
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28/03/2011Seconda uscita per i Liquid Graveyard, band formata dall'ex Cancer Jeff Walker e dalla consorte Raquel, e di altri due sconosciuti musicisti iberici. Due quarti della formazione del disco precedente è cambiata, ovviamente i due quarti spagnoli, e dobbiamo dirlo, anche le buone impressioni del disco precedente se ne sono andate via con i vecchi membri. Il sottoscritto era stato uno dei pochi a non trattare con sufficienza l'esordio 'On Evil Days' , decisione che a questo punto si è rivelata erronea. Questo nuovo disco è di una noia mortale, con riff monocorde costruiti con righello e squadra, piatti e ripetitivi. È emblema di questo nuovo corso la tremenda "Violent Skies", con la piatta voce sopraneggiante di Raquel e gli ossessivi accordi sustained all'infinito. La title track funziona appena meglio grazie a qualche guizzo nei riff; in "The Glorious Bitter Seed" finalmente ci si scrolla di dosso un po' di polvere, ma con la ballad "Beholder" siamo di nuovo tra le braccia di Morfeo. Il resto tutto sulla stessa falsariga. Non ci siamo proprio, nè con la produzione pulitina, nè coi riff, noiosi e scontati. Bocciati.
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