AENIMUS: Dreamcatcher
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01/03/2019Quanto di buono è stato fatto, dai primi anni 2000 a oggi, in quello che viene definito “technical deathcore”, o chissà quale altro sottogenere si inventeranno, lo possiamo trovare in questo disco. Gli statunitensi Aenimus devono molto ai maestri Fallujah, Faceless e Veil of Maya, talmente tanto che la personalità latita in un album altrimenti eccelso. Procediamo con ordine: ‘Aenimus’ parte benissimo con “Before the Eons”, un ottimo pezzo deathcore tecnico, con passaggi tecnicissimi, breakdown e belle melodie. Tutto fatto bene, tutto ben suonato e registrato, complimenti ai chitarristi, soprattutto nelle bellisime “My Becoming”, arricchite dalle melodie, dal duetto clean-growl delle voci e dal sitar, e “The Dark Triad”, un bel pezzone pesante e tecnico dalle melodie oscure ed in pieno stile Fallujah. Belle anche “Between Iron and Silver” e “The Overlook”, anche se aggiungono ben poco a quanto detto. Come spiegato all’inizio è un bel lavoro, un bel disco ed è suonato bene, che cita lavori dei maestri del genere, ma senza mostrare una solida identità, perdendosi nel loro essere derivativi. Peccato.
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