ETHEREAL BLUE: Essays In Rhyme On Passion & Ethics
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12/08/2010Profumo di postcore e Opeth (almeno quelli fino a 'Morningrise'), non appena mettiamo nel lettore questo cd: ampio spazio a momenti più dilatati ed atmosferici, altri ancora rabbiosi e più insistenti sulle chitarre dal forte stampo malinconico. La chiave del sound degli Ethereal Blue è che, dal canto loro, riescono a miscelare ottimamente il pathos del progressive con le trame chitarristiche orientate sul metal estremo. La traccia d’apertura ne è già un valido esempio, e rappresenta già il solo primo motivo per poter fare di 'Essays In Rhyme…' un acquisto più che valido: in un periodo in cui di questo genere, ormai, si sentono solo copie ritrite. A brevi tratti emerge il lato psichedelico, ma melodico della band, come nel brano "John Wood". Altro punto a favore è la varietà dei suoni. Parti veloci, alternate a ottime parti rallentate, oltre che ottimi breaks in cui fa capolino anche una voce pulita (il finale con "Goliadkin"). Un bel disco, sicuramente da non lasciare nel dimenticatoio, nonostante qualcuno durante i primi ascolti possa trovare noioso il loro approccio al death e al prog, alcune volte leggermente impersonale e dedito al metal più classico. In ogni caso la voce di Efthimis vi interesserà non poco: la band è tornata dopo un silenzio di 5 anni dalla prima prova in studio: secondo me il terzo disco sarà la prova definitiva della loro bravura. Scommettiamo?
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