JUDAS PRIEST: SAD WINGS OF DESTINY
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02/03/2004La notte con il giorno! Questo ci passa tra "Rocka Rolla" e "Sad Wings Of Destiny". I primi veri acuti del metal god Rob Halford, i primi riffs assassini per il primo vero capolavoro targato Judas Priest. Percio' anche la Gull si è data da fare per benino garantendo una produzione il minimo accettabile per l'epoca. L'inizio è storia con "Victim Of Changes", annichilente nel suo andare pachidermico ed emozionale. Quanti in seguito si sono avventurati nella malaugurata idea di storpiare questa song si sono ritrovati col complesso d'inferiorita'(prendete ad esempio i Gamma Ray...poveretti!). "The Ripper", cattiva, tagliente,tanto essenziale quanto efficace: provvedera'"Dream Deceiver"a curarci le piacevoli ferite."Deceiver" ci informa che siamo prossimi alla New Wave (grazie a chi non si sa), mentre "Prelude"funge guarda caso proprio da preludio alla grandissima "Tyrant": se avevate dei dubbi su chi per prima avesse fatto duellare le chitarre come i Priest eccoveli subito fugati: sempre loro! Chiaro esempio di quadratura del cerchio! Che dire poi di "Genocide"? Che il suo riff è riportato pure sulla Costituzione del Metal.
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