ILLNATH: SECOND SKIN OF HARLEQUIN
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08/07/2007Direttamente dalle fredde lande della Danimarca arriva questa interessante band dal nome Illnath, attualmente impegnata in un lungo tour europeo in supporto ai signori dello 'Swedeath' Dismember. Le influenze di questo combo sono piuttosto eterogenee, e vanno ricercate in nomi come Cradle Of Filth, Children Of Bodom e Gamma Ray. Che dire, è difficile immaginarsi un sound che sia risultato di un incrocio così variegato, eppure gli Illnath ci riescono, senza creare eccessive sbavature o dissonanze. Quindi in "Second Skin Of Harlequin" troviamo tastiere dal sapore gotico e oscuro, ma al contempo maestoso, che insieme al bravo vocalist Narreschiff, riescono a creare atmosfere simili a quelle dei migliori COF, quelli di "Embrace", insomma. Ma il resto? Ve lo dico subito: qui non troviamo i blast beat e le serrate ritmiche black oriented, tipiche di gruppi di questo genere, piuttosto galoppate heavy con un certo gusto priestiano (tipico del power tedesco) sottolineate dalla doppia cassa, che decisamente poco ha a che spartire con ciò che ci si potrebbe aspettare. La solistica, pure, ha un certo sapore neoclassico per quanto riguarda la tastiera, e marcatamente heavy per la chitarra. Un suono quindi originale, atipico ma che, a dirla tutta, non riuscirei a definire una vera rivoluzione, anzi. Le capacità esecutorie ci sono, e i pezzi funzionano anche, però è un album che scorre fin troppo facilmente, anche dalla memoria. Ma forse mi sbaglio. Che sia questo il nuovo sound del metal scandinavo? Ai posteri....
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