GTS: Time Stood Still
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30/09/2012Dopo un solo anno dalla produzione del proprio debut-album, i GTS tornano nel 1996 con la seconda release. 'Time Stood Still' è prodotto molto meglio del predecessore, e le numerose collaborazioni con autori già al lavoro con nomi del calibro di Queen, Ozzy Osbourne, Survivor e House of Lords innalzano - e non di poco - la qualità di questo disco. La presenza poi dell'ex-Samson Charlie "Mack" MacKanzie alla batteria rende il sound del combo britannico molto più compatto. Essendo nell'era pre-internet i nostri si ritrovano a scambiarsi nastri via posta, dopo il trasferimento di Toby Sadler in Germania. La band si riunirà proprio nello studio di Sadler per registrare e mixare l'album in soli 30 giorni. La rinnovata freschezza delle composizioni si fa notare fin dall'introduttiva title-track, subito bissata da "Innocence" e dalla pianistica "I Know What You're Searching For" che dopo l'introduzione si apre con un chorus degno dei maestri Foreigner. "Here I Am" si concede un giro di chitarra in primo piano rispetto alle solite tastiere - che dominano il sound dei GTS - e un'atmosfera decisamente a stelle e strisce. La successiva "Fight To Survive" è considerata, a ragione, dai fans un classico di questi amanti del rock melodico, al pari di "Caught In The Game", ottimo remake del successo degli Airrace. La spensierata "Under The Same Sun" e il potenziale hit "I Remember" confermano che se l'album precedente l'avevamo consigliato solo ed esclusivamente ai più accaniti supporters del genere, questo 'Time Stood Still' può, a oltre 15 anni di distanza, aprirsi strade insperate nei cuori di tutti gli appassionati di A.O.R. grazie alla maturità finalmente raggiunta e a una produzione che, questa volta sì, rende onore alle composizioni di Sam Blue e soci.
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