CIRCUS MAXIMUS: ISOLATE
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07/08/2007Il debut album dei norvegesi Circus Maximus ("The 1st Chapter" 2005 ) non mi aveva per nulla entusiasmato: troppo legato alle melodie e allo stile proprio dei Symphony X, il combo nordeuropeo non era riuscito a staccarsi dalle proprie influenze per realizzare qualcosa di importante. Di diversa pasta questo nuovo "Isolate": il lavoro in oggetto si stacca completamente dal precedente, dato che il quintetto è riuscito ad amalgamare in modo positivo elementi di hard rock/AOR ("Arrival Of Love") con la melodicità del power metal ed alcune escursioni nei territori progressivi. I riferimenti ai Symphony X sono notevolmente calati, ridotti a qualche deviazione neoclassicheggiante come in "Sane No More": ora, a mio avviso, i Circus Maximus strizzano più l'occhio ad altri grandi musicisti a stelle e strisce (leggi Kamelot); in più le linee vocali e gli effetti sulla voce ricordano un'altra band norvegese, i Pagan's Mind. Le nove canzoni che compongono "Isolate" risultano ben curate e realizzate, hanno un tiro assolutamente accattivante sia quando si tratta di tracks dai ritmi più power (vedi il trio iniziale) o di ballad strappalacrime ("Zero"): questa volta i musicisti norvegesi hanno centrato il bersaglio, proponendo un prodotto ben calibrato e dal songwriting più personale rispetto al debutto. Certo, a mio avviso si può, e si deve, fare ancora di più per ottenere quel trademark, che tutte le grandi band possiedono, in grado di far riconoscere la proposta musicale dei Circus Maximus al primo ascolto. Altra incognita che ho è riguardo alla longevità: "Isolate" è sicuramente un disco che centra il bersaglio ma ho paura che il colpo che porta scalfisca solo superficialmente l'ascoltatore, il quale potrebbe stancarsi e ripiegare su qualche altro prodotto dopo non troppo tempo. Questo, purtroppo, è un problema comune a vari generi musicali, ed a volte è dovuto al fatto che il mercato musicale è saturo di uscite e quindi la concorrenza è numerosa ed agguerrita. Questo dovrebbe, in teoria, essere a favore dell'ascoltatore che ha la possibilità di scegliere fra un'ampia gamma di band e di prodotti. Purtroppo la qualità media dei nuovi dischi non è direttamente proporzionale al numero di pubblicazioni, ma anzi sembra esattamente l'opposto. La produzione ed il mixaggio di "Isolate" sono ottimi; buona anche la cover, ben curata nei particolari. In definitiva possiamo dire che i Circus Maximus vedono le proprie quotazioni salire nella borsa di Hardsounds: speriamo che i ragazzi tengano conto degli spunti lanciati dal sottoscritto e si ripresentino al prossimo disco portando in dote un ulteriore miglioramento.
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