AMARAN'S PLIGHT: VOICE IN THE LIGHT
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09/08/2007Magia e classe. Ecco come si potrebbe definire, in modo sintetico, il primo album del supergruppo Amaran's Plight: un concept album sull'esperienza di un giovane che, arrivato molto vicino alla morte, riceve un messaggio dall'altro lato e scatena una serie di eventi che cambieranno per sempre il mondo in modo miracoloso. Grande classe trasuda dai nomi impegnati in questo nuovo gruppo: Nick D'Virgilio (Spock's Beard), Dc Cooper (Silent Force, Royal Hunt and many more), Gary Wehrkamp (Shadow Gallery) and Kurt Barabas (Under The Sun) danno ampie garanzie sotto questo punto di vista. Gary Wehrkamp è, naturalmente, il mago tuttofare di questa band visto che, oltre a suonare tastiere e chitarra, si è occupato anche della produzione: è sempre un vero piacere sentire il mastermind degli Shadow Gallery in azione, soprattutto perchè, anche in questo caso, il risultato a livello di songwriting è direttamente proporzionale alla sua classe. Cosa troverete una volta schiacciato play sul lettore? Magia, come detto. 77 minuti di prog di grande livello e spessore, in cui gli artisti hanno tutti il loro compito ben definito e non litigano per rubarsi la scena. Niente assoli ultratecnici e assolutamente forzati, ma un gruppo coeso che porta avanti in modo splendido e maturo le canzoni, senza manie di protagonismo o prevaricazioni. Le tre canzoni portanti dell'album sono "Incident At Haldeman's Lake", "Shattered Dreams" e la conclusiva "Revelation": oltre alla loro importante lunghezza sono quelle che hanno il songwriting migliore dell'album; l'ugola di Dc Cooper interpreta al meglio le linee vocali regalandoci, ancora una volta, una prestazione sopra le righe. E' davvero incredibile come, questo artista, riesca ad infondere così tante emozioni con la sua voce, nonostante questo tipo di prog non sia certo il genere in cui si esprime abitualmente. La commistione fra rock e metal, sempre sotto l'egida protettiva del prog, fa sì che questo platter risulti di ampio respiro: non è difficile perdersi ed innamorarsi follemente di questo disco, anche se devo dire che "Voice In The Light" ha bisogno di qualche ascolto per conquistarvi; ciò è dovuto al fatto che ci sono moltissimi particolari che sfuggono al primo ascolto, ma che poi salteranno fuori man mano per darvi una visione d'insieme nitida e fantastica. Le influenze musicali degli Amaran's Plight risultano essere, ovviamente direi, la somma di Shadow Gallery e Spock's Beard: la già citata "Incident At Haldeman's Lake" è quella che ha il feeling più vicino alla band madre di Nick D'Virgilio, mentre le due tracce iniziali sono quelle che mi hanno ricordato di più "Room V" degli SG. Comunque tutto questo discorso non sminuisce affatto la freschezza e la qualità del disco, ma serve per far capire ai fans delle due band citate che questo "Voice In The Light" fa sicuramente per loro. Produzione e mixaggio di alto livello, uniti ad una cover di buon spessore, chiudono la carrellata su di un disco che ascolterete molte volte per i prossimi mesi (anni?) a venire: un lavoro di quelli che fanno tanto bene al prog, ed un altro centro dell'americana Prog Rock Records. Fatelo vostro.
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