ETERNAL ELYSIUM: ETERNAL ELYSIUM 10''
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08/06/2008Posso essere fiero di conoscere questa band nipponica da diversi anni. Pochi sanno che si tratta di uno dei gruppi stoner "storici", cioè che hanno debuttato in tempi non sospetti, anche se con una formula in principio naftalinica, anche se di ottima fattura, infatti quel 'Faithfull' (risalente al 1995) era un piccolo capolavoro fuori tempo pieno di spirito, immaginario e clichè dell'hard rock, ma tutto tremendamente studiato fin nel minimo particolare, in modo meticoloso, come in tutte le band Giapponesi. Col tempo, e con la svolta di 'Spiritualized D' (risalente al 2000, e secondo me il loro capolavoro), tutto si capovolge, il suono si fa più evanescente e pazzoide, capace di spaziare della psichedelia più pesante a certi schizzi quasi pattoniani, conditi di tanto bel groove ed energia da vendere, specie nelle soluzioni meno convenzionali. Coi due album che seguono, tra cambi di line up e velati tentativi di alleggerimento della proposta, gli Eternal Elysium approdano a un sound sempre più liquido, ma sostanzialmente restano bloccati a quella formula, senza ne sfondare ne riuscire ad affermarsi oltre la barriera dei cultori del genere. Detto ciò, risulta difficilissimo credere che una riedizione rimaneggiata e integrata di un nuovo pezzo, di un EP uscito lo scorso anno, poi splittato anche coi Black Cobra, ora come ora, possa mai fare la differenza, se non provare a far passare questo, per un vago tentativo di apparire agli occhi del mondo, una band esordiente, che esce con un 10'' eponimo, nemmeno in cerca di un minimo di approvazione, ristampa uno stanco EP, in vinile, e si concede ad un pubblico che più che altro colleziona e incamera cimeli vinilici per il puro piacere di dire "io questo ce l'ho" (magari mostrando quanto è limitata l'edizione che possediamo, e il bel poster allegato) oppure "io, questi sconosciuti, li conosco" (e infatti è la cosa che ho detto io sopra), ma mai e poi mai queste poche canzoni potranno fare la differenza, per un pubblico che li ha ignorati finora, e al momento non ha momenti di ricredersi, perchè il nuovo materiale è buono, ma non è niente di sensazionale. Interessa a qualcuno il groove killer di "Shadowed Flowers", venata di soul, che farebbe scatenare pure il più insensibile al ritmo, salvo poi rimanere atterriti dalla brusca frenata schiacciata da un cingolato di distorsioni nel finale? C'è forse qualcuno che apprezza la appiccicosa "Northern Smile", che più che altro scherza e sdrammatizza sui Black Sabbath, in una veste secondo me molto orecchiabile e moderna, tra effetti spaziali, solos brucianti e tutto un mantra molto coinvolgente che poco attrae chi si lascia sedurre dalle facili vie del metallo o della musica intellettuale (che forse apprezzerebbe la bellissima strumentale "Views on A) B) C)", se non fosse tanto concreta e piena di vitalità, nel suo fluttuare mellifluo), questa strada è un ibrido di rock grezzo e vulcanico, allucinogeni e chissà quali altre diavolerie che ti fanno sentire nel centro di una nebulosa, e non di certo tra quattro mura. Ok, si tratta di pezzi heavy rock psichedelico e piacevolmente frizzante che aggiusterebbero la carriera a fior fiori di band ben più note, ma qua serve la genialata per fare il salto di qualità, perchè queste chicche le ascoltiamo solo noi fanatici e nessun altro.
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